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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Emanuela Orlandi, il fratello Pietro: “Audizioni secretate? Manca ancora il coraggio di raccontare”

Dopo l’ennesima audizione secretata in commissione bicamerale d’inchiesta su casi di scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori è arrivato lo sfogo del fratello Pietro: “La verità si dovrebbe gridare a testa alta”.
A cura di Beatrice Tominic
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Pietro Orlandi al sit-in in occasione del 41esimo anniversario della scomparsa di Emanuela.
Pietro Orlandi al sit-in in occasione del 41esimo anniversario della scomparsa di Emanuela.
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Dopo l'ennesima audizione secretata nel corso della commissione bicamerale d'inchiesta su casi di scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, non ha tardato ad arrivare il commento di Pietro Orlandi. "Dopo 42 anni ancora questa mancanza di coraggio di raccontare le cose senza nascondersi – ha scritto sui social – Perché secretare?". Lo sfogo è arrivato ieri, dopo la notizia dell'audizione secretata dell'agente del Sisde che si presentò alla famiglia Orlandi come "dottor Leone", Gianfranco Gramendola. Prima di lui, però, sono stati in molti ad essere ricevuti a porte chiuse, su loro richiesta, per quanto riguarda entrambi i casi di scomparsa.

Pietro Orlandi sulle audizioni secretate: "Perché?"

Una domanda lecita quella di Pietro Orlandi che, da quella terribile giornata del 22 giugno 1983, ha fatto di tutto per cercare di ritrovare sua sorella Emanuela e di conoscere la verità. "Ma perché secretare? – esordisce – Dopo 42 anni ancora questa mancanza di coraggio di raccontare le cose senza nascondersi", scrive.

Emanuela Orlandi.
Emanuela Orlandi.

"Si parla di verità, di giustizia e le cose si dovrebbero gridare e a testa alta, non nascondersi dietro la secretazione", aggiunge, probabilmente facendo affidamento sul fatto che chiunque sia ricevuto in commissione sia desideroso di condividere il proprio ricordo, la propria testimonianza per raggiungere lo scopo più prezioso: la verità sulla scomparsa della quindicenne.

"Che poi secretazione per chi? – si chiede ancora Pietro Orlandi – Sono quaranta commissari più di venti consulenti (tra i quali anche giornalisti) segretari di commissione che entrano e escono. Secretate per chi? Per noi familiari?"

Le audizioni secretate nel corso della commissione bicamerale d'inchiesta

L'agente segreto del Sisde Gianfranco Gramendola, conosciuto dagli Orlandi inizialmente come "dottor Leone". Ma anche Pierluigi Magnesio e Alessandro De Angelis (che ha chiesto di non divulgare la sua testimonianza), gli amici dell’Azione Cattolica di Emanuela Orlandi, fino a Nicola Cavaliere, capo della sezione Omicidi a Roma nel 1983, quando sono scomparse le due ragazzine. E, ancora, per il caso di scomparsa di Mirella Gregori, l'avvocato della sorella Maria Antonietta, Nicodemo Gentile e la migliore amica della ragazza, Sonia De Vito.

Mirella Gregori.
Mirella Gregori.

Queste sono solo alcune delle persone che hanno deciso di rilasciare la propria testimonianza a porte chiuse, una modalità che la commissione bicamerale d'inchiesta prevede ed è lecita. Ricordiamo, infatti, che ognuna delle persone convocate viene offerta la possibilità di scegliere e ogni motivazione è valida per decidere di far secretare l'audizione. Altrettanto lecito, però, resta anche lo sfogo di un fratello che da oltre quattro decenni cerca la sorella scomparsa nel nulla.

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