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Elezioni comunali Roma, oggi il vertice del centrosinistra con l’incognita Calenda

Il segretario del Partito democratico di Roma, Andrea Casu, ha convocato per oggi una riunione di coalizione per cominciare a discutere delle elezioni comunali che si terranno in primavera. Dovrebbe partecipare anche un delegato di Azione, il partito di Carlo Calenda, che in queste ore sta decidendo se presentare o meno la sua candidatura a sindaco di Roma.
A cura di Enrico Tata
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Da una parte l'impressione che non ci sia spazio per un'alleanza con il Movimento 5 Stelle, complice la sindaca Raggi che non sembra intenzionata a fare alcun passo indietro. Dall'altra la constatazione che nessun ‘big' del Partito democratico, David Sassoli, il ministro Roberto Gualtieri o Paolo Gentiloni, sia pronto ad accettare l'investitura a candidato sindaco di Roma. Il segretario Nicola Zingaretti ci ha provato, ha lanciato un appello due settimane fa, ma nessuno ha accettato la sfida per la riconquista del Campidoglio. È con questi dubbi che il Pd si presenterà oggi al tavolo di coalizione convocato dal segretario dem romano Andrea Casu. E sull'incontro c'è l'incognita legata a Carlo Calenda, che sta decidendo in queste ore sulla sua possibile candidatura: al vertice dovrebbe partecipare la delegata di Azione, la consigliera municipale Flavia De Gregorio, ma non è chiaro cosa chiederà agli alleati. Calenda ha detto di non aver preso ancora una decisione: "Non voglio essere misterioso, ma finché io non ho preso una posizione sarebbe sbagliato parlarne, non è un atto di vanità". È chiaro, invece, cosa chiederà il Pd romano, i cui dirigenti ieri si sono riuniti per oltre tre ore: le primarie si faranno e l'ex ministro, che comunque non è stato mai nominato esplicitamente nel corso del vertice, "è benvenuto all'interno di questo percorso, che per noi è imprescindibile".  "Il grande nome? Sì lo abbiamo cercato ma se lo avessimo trovato sarebbe stato comunque il candidato ufficiale del PD all'interno delle primarie", ha ammesso all'agenzia Dire uno dei partecipanti alla riunione.

Il sondaggio: Calenda vincerebbe alle primarie

Calenda accetterà le primarie? I sondaggi suggerirebbero di si: secondo quanto riporta Repubblica, l'ex ministro verrebbe votato dal 50 per cento del popolo dei gazebo. Segue Monica Cirinnà, con il 9 per cento e più staccati i tre presidenti di municipio del centrosinistra, Amedeo Ciaccheri, Giovanni Caudo e Sabrina Alfonsi. Se il Pd non accetterà le condizioni di Calenda, quest'ultimo potrebbe decidere di candidarsi da solo, con l'appoggio di Italia Viva. Lo schema è quello già sperimentato nelle elezioni regionali in Puglia con Ivan Scalfarotto, ma l'esito potrebbe essere ben diverso e potrebbe mettere in seria difficoltà Zingaretti. Calenda, infatti, rischierebbe o di arrivare lui al ballottaggio ed estromettere il candidato Pd e la sindaca Raggi, oppure di favorire indirettamente la prima cittadina facendo arrivare lei al secondo turno. C'è un'altra incognita legata al nome di Calenda: se il Pd accettasse, se Calenda riuscisse ad arrivare al secondo turno battendo Virginia Raggi, è molto difficile che gli elettori del Movimento 5 Stelle siano pronti a votare il candidato del centrosinistra. E forse neanche i più convinti sostenitori dell'alleanza giallorossa, visti gli attacchi del leader di Azione al governo Conte.

Italia Viva pronta a sostenere Calenda

Il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, Pd, non ha chiuso alla possibilità di sostenere Calenda: "Quando una personalità come quella di Carlo Calenda si rende disponibile per la sfida di Roma, è un fatto positivo. Ha la mia stima, nonostante dica cose indicibili del governo di cui faccio parte. Però penso che i partiti debbano decidere secondo i loro principi democratici, quindi credo che deciderà il Pd di Roma, non uno di noi". Davide Faraone, Italia Viva, ha dichiarato che il partito di Renzi sarebbe pronto ad appoggiare il leader di Azione: "Ho detto che la candidatura di Calenda sarebbe una manna dal cielo per Roma e lo ripeto. Lascio che Carlo Calenda rifletta, ma so che è la persona giusta. Spero davvero che si decida e che sia sostenuto senza se e senza ma dal Pd: sarebbe un errore dividersi su una candidatura così autorevole", ha detto nel corso di un'intervista rilasciata ad Affari Italiani. E Luciano Nobili, deputato di Italia Viva, è ancora più netto: "Al tavolo del centrosinistra convocato dal Pd romano mercoledì prossimo chiederemo che il centrosinistra accolga con grande favore l'eventuale candidatura di Calenda invece della malcelata ostilità che ho registrato in queste ore", ha dichiarato a Tpi.

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