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Covid 19

È ufficiale: mascherina obbligatoria anche all’aperto nel Lazio

L’assessore regionale alla Sanità Alessio D’amato ha annunciato l’obbligo della mascherina all’aperto anche di giorno nel Lazio. La decisione è arrivata a seguito dell’aumento dei contagi di coronavirus, ieri il nuovo record che ha registrato 265 casi, di cui 151 a Roma città e cinque decessi. L’ordinanza entrerà in vigore a partire da domani, sabato 3 ottobre.
A cura di Alessia Rabbai
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"La mascherina è obbligatoria anche di giorno nel Lazio". Ad annunciarlo l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato, nel corso della conferenza stampa di stamattina all'ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma sui test salivari. Il provvedimento vale per tutti, tranne che per i bambini al di sotto dei sei anni, per chi ha patologie che sono inconciliabili con l'uso della mascherina e per pratica attività motoria e sportiva. La misura si aggiunge a quella già in vigore, dell'obbligo a partire dalle 18. Chi sarà sorpreso in strada senza bocca e naso coperti sarà multato per una cifra a partire da 400 euro. "Lo avevamo già preavvisato se avessimo superato il fattore Rt1. Dobbiamo ricostruire insieme un percorso di responsabilità come abbiamo fatto nei mesi scorsi insieme" spiega D'Amato. L'ordinanza, firmata dal governatore Nicola Zingaretti, entrerà in vigore a partire da domani, sabato 3 ottobre. "La mascherina è un potente strumento di prevenzione per fermare la curva e lanciare il messaggio che dobbiamo seguire delle regole, non per non vivere, ma per tornare a vivere in piena serenità e sicurezza" ha detto Zingaretti. E ha aggiunto: "Al momento non prevediamo forme di contenimento delle attività commerciali perché confidiamo nei provvedimenti presi finora, ma, lo dico rivolgendomi ai titolari, continuate a rispettare e a far rispettare le accortezze già indicate come la misurazione della temperatura corporea e la distanza di sicurezza tra i clienti".

Tamponi salivari nelle scuole del Lazio

Le positività attualmente riscontrate a seguito dei tamponi rapidi svolti nelle scuole, come fa sapere Alessio D'Amato si attesta al 10 per cento rispetto a quelli svolti, con un totale stimato finora di 290 casi. "Si tratta di cifre che rientrano nella nostre aspettative, contatti che non avvengono a scuola, ma in ambienti extra scolastici e ricreativi" sottolinea D'Amato. E ha aggiunto: "Grazie allo Spallanzani e al San Camillo parte il progetto del prelievo salivare, adatto soprattutto per i bambini, che entrerà in vigore affiancando i tamponi rapidi per gli studenti più gradi, convalidati dal test molecolare". Il test salivare è una modalità diversa rispetto a quella faringeo-salivare, meno invasiva del tampone: si effettua attraverso il prelievo della saliva che si mette poi all'interno della provetta per essere analizzato. In caso di sospetto positivo, è sufficiente e non serve il tampone. "Inizieremo con l'Istituto Comprensivo di via Crivelli di Roma e con quello di Maccarese e Fiumicino che racchiude scuole primarie e secondarie, con diversi plessi con migliaia di studenti".

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