Drogato e con patente scaduta uccide due turiste: guidava a 95 chilometri orari

Guidava a 95 chilometri orari lungo una strada in cui il limite massimo di velocità era di 70 l'uomo di quarant'anni che ha travolto e ucciso con la sua Smart le due turiste belghe venticinquenni Jessy Dewildeman e Wibe Bijls. Francesco Moretti, come emerso in sede d'indagine e riportato dalla Repubblica, oltre a superare il limite di velocità consentito sulla bretella dell'A24 era anche sotto l'effetto di sostanze stupefacenti e al volante nonostante la sua patente fosse scaduta da 10 anni. L'incidente mortale risale alla sera dell'8 ottobre 2022 a Roma.
Ad accertare la velocità con la quale procedeva la sua auto al momento dell'investimento è stato l'ingegnere Mario Scipione, che ha svolto una consulenza tencnica su incarico del pubblico ministero della Procura della Repubblica di Roma, che ha chiesto e ottenuto dal giudice il giudizio immediato. La prima udienza a carico dell'automobilista è stata fissata in calendario per il 26 settembre 2023. Dovrà rispondere di duplice omicidio stradale aggravato dalla fuga e dalla guida sotto effetto di sostanze stupefacenti, con la patente sospesa.
Automobilista positivo a varie sostanze stupefacenti
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti che hanno svolto le indagini sul caso Jessy e Wibe, originarie di Menen nelle Fiandre al confine con la Francia e impiegate nel settore della ristorazione, al momento dell'investimento erano appena arrivate a Roma e stavano andando in albergo, quando hanno assistito a un incidente stradale. Moretti è accusato di averle investite e di non essersi fermato a prestar loro soccorso.
Rintracciato dalle forze dell'ordine, è stato sottoposto ai test per la verifica di alcol e droga nel sangue dai quali è emerso che il quarantenne quando ha investito le due ragazze guidava in una condizione di totale assenza di lucidità, positivo alle benzodiazepine, ai cannabinoidi, alla cocaina, agli oppiacei e al metadone. Nei suoi confronti il giudice delle indagini preliminari aveva convalidato l'arresto e disposto la misura della custodia cautelare in carcere.