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Derby Roma e Lazio, allarme sicurezza e tifosi fuori lo stadio: mille agenti all’Olimpico

Sono oltre mille gli agenti che saranno in servizio in occasione del derby tra Roma e Lazio che si svolgerà domani alle 20.45 davanti lo Stadio Olimpico. L’attenzione è puntata su eventuali assembramenti di tifosi all’esterno dello stadio che si potrebbero verificare in occasione della partita.
A cura di Natascia Grbic
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Saranno oltre mille gli agenti delle forze dell'ordine che, a partire da stasera, saranno impegnati nei servizi di controllo nelle zone tra Ponte Milvio e piazza Mancini. L'attenzione è sul derby tra Roma e Lazio che sarà giocato domani sera allo Stadio Olimpico. La partita, che comincerà alle 20.45, si svolgerà a porte chiuse causa l'emergenza covid-19. Nessuno, oltre a forze dell'ordine, giocatori, dirigenti e personale medico, potrà entrare nello stadio per vedere la partita. Il rischio è però che gruppi di tifosi decidano di riunirsi lo stesso fuori lo stadio nonostante i divieti. Per questo dopo la riunione del Gruppo operativo speciale della polizia è stato deciso di impiegare oltre mille tra poliziotti e carabinieri per il monitoraggio della situazione. Le forze dell'ordine saranno operative sia all'esterno sia all'interno della struttura e si occuperanno anche del trasferimento delle squadre, oltre a effettuare controlli presso i caselli autostradali e le ferrovie. Nella zona dello Stadio Olimpico saranno presenti anche gli agenti di polizia locale di Roma Capitale per la rimozione dei veicoli nella zona.

L'appuntamento degli ultras fuori lo stadio Olimpico

Alcuni ultras laziali si sono dati appuntamento fuori dallo Stadio Olimpico in occasione del derby. Il messaggio, che prima è girato in varie chat private e poi è stato pubblicato sui social, è stato visto da migliaia di persone, anche se ovviamente non è possibile prevedere in quanti decideranno di andare fisicamente nel luogo d'incontro, anche se molto probabilmente si verificheranno assembramenti. Gli ultras si sono dati appuntamento per le 15.30 al benzinaio dell'Eni, "per caricare i nostri e ricordare loro che non sono e non saranno mai soli". "Essere protagonisti sempre e comunque – si legge nel messaggio – anche se ci piange il cuore; essere il 12esimo in campo… e fuori, anche se la nostra casa rimarrà vuota".

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