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Covid 19

Coronavirus, variante inglese arriva nel Lazio. D’Amato: “Mantenere alta l’attenzione”

La variante inglese è arrivata nel Lazio. Dopo la notizia che nel comune in provincia di Latina i casi di covid appartengono a quel tipo di ceppo, arriva la conferma anche dall’assessorato regionale alla sanità. Non ci sono ancora dati riguardo la circolazione di questo virus nel Lazio, ma sembra si diffonda più velocemente.
A cura di Natascia Grbic
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"Nel Lazio si è cominciata ad affacciare, con una presenza non importante come in altre Regioni, la cosiddetta variante inglese. Allo stato attuale bisogna mantenere alta l'attenzione rispetto alla circolazione del virus, seppure alcuni indicatori siano in lieve diminuzione". Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato nel corso dell'audizione Sanità nel consiglio regionale del Lazio. La curva dei contagi sta scendendo, ma preoccupano le varianti del virus Sars-Cov-2 che si stanno diffondendo in varie parti d'Italia. Al momento la zona più colpita nel Lazio è quella del comune di Roccagorga, per il quale è stata disposta la zona rossa:nessuno può entrare e uscire dal paese, colpito da un'impennata di casi dopo due cluster in una scuola d'infanzia e in una comunità per anziani che preoccupano le autorità sanitarie.

Variante inglese in Italia presente al 17,8%

Studi sono ancora in corso sulla variante inglese, che sembra essere più contagiosa del 60% del virus che ha circolato maggiormente finora, e anche più aggressivo. In Abruzzo ad esempio gli ospedali sono sotto pressione, e si registra un ricovero ogni ora. Molti sono giovani di trent'anni, tanti dei quali ricoverati con sintomi gravi. Pochi sono i dati a disposizione sull'effettiva percentuale di circolazione della variante inglese in Italia. La task force dedicata al sequenziamento ha cominciato a lavorare il 19 gennaio, ed è molto indietro rispetto ad altri paesi europei- In questa fase preliminare sono stati analizzati circa 850 tamponi, dove è stata riscontrata una percentuale di infezioni derivanti da variante inglese del 17,8%. Per il Lazio, non ci sono ancora dati che indichino una percentuale di circolazione di questa mutazione del virus, ma è ormai chiaro che anche nella regione questa variante sta circolando.

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