Come stanno i feriti nell’esplosione a Roma: sono 45 tra cui 24 civili, 11 poliziotti e 6 pompieri

Il bilancio dell'esplosione al distributore di benzina di via dei Gordiani a Roma è di quarantacinque feriti tra i quali ventiquattro civili, undici agenti della polizia di Stato, un carabiniere, sei vigili del fuoco e tre operatori del 118. Tra i feriti almeno cinque sono gravi, a finire in ospedale sono anche il titolare della pompa di benzina e un cittadino, estratto dai carabinieri dalla sua auto in fiamme.
L'esplosione di stamattina si sarebbe potuta rivelare una strage per la grave entità di quanto accaduto. Fortunatamente nessuna delle persone ferite ricoverate in ospedale rischia di morire. Ad aggiornare la conta dei feriti nelle ore successive alla detonazione sono gli ospedali Casilino, San Giovanni, Sant'Eugenio e Umberto I, le quattro strutture sanitarie romane che hanno accolto i feriti.
I feriti più gravi
Tra i feriti più gravi c'è il gestore della pompa di benzina esplosa, ustionato e trasportato al Sant'Eugenio. Da quanto si apprende non rischia di morire e i medici sono intervenuti sulle ustioni riportate su varie parti del corpo. Un uomo estratto dalla sua auto in fiamme salvato dai carabinieri è stato trasportato all'ospedale Casilino, dov'è arrivato con una pattuglia dei carabinieri, che lo hanno soccorso e salvato. Anche lui è grave, ma fortunatamente non rischia di morire. Al San Giovanni è arrivato un poliziotto, ricoverato in codice rosso nel reparto di Chirurgia.
I feriti già dimessi
Molti dei feriti e intossicati nell'esplosione di stamattina a Roma sottoposti alle cure del caso sono stati dimessi e in buone condizioni, nonostante il grande spavento. I feriti portati al San Giovanni sono hanno ricevuto tutti le dimissioni, tranne uno, il poliziotto. Oltre ai pazienti che hanno fatto accesso con le ambulanze, al San Giovanni sono arrivati anche altri cittadini con traumi leggeri, leggere ustioni o ferite, sempre dovuti all'eplosione come nel caso di persone colpite da vetri rotti delle finestre.
Le cause che hanno provocato l'esplosione di stamattina sono ancora da chiarire. Per il momento il sindaco di Roma Roberto Gualtieri giunto sul posto come anche il questore di Roma Roberto Massucci hanno spiegato che da una prima ricostruzione pare che la fuga di gas sarebbe avvenuta da un'autocisterna di Gpl in fase di scarico. Poi c'è stato un primo incendio e una prima esplosione, alla quale ha fatto seguito una seconda.
Il capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, Eros Mannino ha spiegato che: "Durante le operazioni di rifornimento c'è stata la fuoriuscita di Gpl che ha invaso l'area del distributore e si è innescata, provocando la prima diflagrazione. Sono scaturiti piccoli incendi al di fuori del perimetro dello rifornimento. Arrivata la prima chiamata ai soccorsi, il gas ha continuato a uscire ed è avvenuto il collasso della autocisterna di rifornimento che aveva gran grandi quantità di gas, provocando una seconda esplosione più forte".