Chiuso stabilimento a Fiumicino: lavoratori e clienti al party in spiaggia senza mascherine

La Polizia di Stato ha chiuso un noto stabilimento balneare per il mancato rispetto delle procedure anti covid. Gli agenti erano impegnati nei servizi straordinari di controllo del territorio, intensificati nel corso del fine settimana, e sono andati a verificare se negli stabilimenti erano rispettate le misure di distanziamento sociale per il contenimento del contagio. Non è stato così sul Lungomare della Salute a Fiumicino, dove uno stabilimento è stato chiuso per gravi violazioni delle norme sul distanziamento sociale, il mancato utilizzo delle mascherine da parte dei dipendenti e degli avventori, nonché l'irregolare tenuta dei registri della clientela. Non solo: secondo quanto stabilito dall'ordinanza del sindaco di Fiumicino Esterino Montino, la spiaggia avrebbe dovuto chiudere alle 21.30, e invece è stata trovata aperta. Numerose anche le violazioni amministrative, che sono costate allo stabilimento una multa da varie migliaia di euro. I titolari dovranno rimanere chiusi per cinque giorni.
"Evitate assembramenti e feste in spiaggia"
E sono proprio gli stabilimenti balneari e i loro party in spiaggia a essere attenzionati in questo periodo dalle autorità. In diversi sono stati chiusi perché alcuni lavoratori sono risultati positivi al coronavirus. A Fregene, invece, un altro stabilimento ha dovuto fermare le proprie attività perché un cliente che aveva partecipato a una festa in spiaggia è stato ricoverato. "I cluster di Sabaudia e Fregene sono legati alla movida e a calo di attenzione – ha dichiarato in una nota l’Unità di Crisi COVID-19 della Regione Lazio – Evitare assembramenti, feste in spiaggia e in discoteca sono elementi essenziali per limitare la diffusione del virus".