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Bioparco di Roma, nata una femmina di zebra imperiale: appartiene ad una specie in via di estinzione

È nata nella notte fra il 2 e il 3 settembre al Bioparco di Roma. La piccola è un esemplare femmina di zebra di Grevy, conosciuta anche come imperiale, specie in via d’estinzione.
A cura di Beatrice Tominic
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Fiocco rosa al Bioparco di Roma, dove è nato un'esemplare femmina di zebra di Grevy, specie in via d'estinzione. La piccola è nata nella notte fra il 2 e il 3 settembre: soltanto il giorno dopo i guardiani del reparto erbivori hanno trovato la cucciola in piedi. In ottima salute, la piccola resta accanto alla mamma che l'allatta. Il colore delle sue strisce oggi è marrone: soltanto in età adulta diventerà a strisce bianche e nere.

La nascita della piccola

La specie a cui appartiene la piccola è in via d'estinzione: rispetto alla zebra comune, ha le strisce più strette e sottili, le orecchie più grandi e un'altezza maggiore. La mamma, chiamata Bella, è nata nel 2006 nel Parco Natura Viva di Verona, mentre il padre Kye dal Bioparco è stato trasferito lo scorso giugno per raggiungere lo zoo di Ostrava i Repubblica Ceca. Gli spostamenti di questi esemplari a rischio rientrano nell'ambito di un progetto di conservazione della specie stessa. Nel Bioparco, infatti, si trova anche un altro esemplare femmina di zebra di Grevy, Janinka: ha 17 anni e proviene da una strutturaw zoologica francese.

La reazione del Bioparco

"Siamo molto contenti per questa nascita he contribuisce ai programmi di conservazione di questa specie: la zebra d Grevy è indicata come Endangered nella Lista Rossa delle specie minacciate dell'IUCN", ha spiegato la presidente della Fondazione Bioparco Paola Palanza.

Si stima che in natura restino soltanto 2000 esemplari di zebra di Grevy: negli ultimi 30 anni la popolazione è diminuita di circa l'80%. A mettere maggiormente a rischio la presenza di questa specie, sono soprattutto la competizione con il bestiame domestico, la scarsezza delle risorse alimentari e la siccità, ma anche la trasmissione delle malattie dal bestiame domestico, la riduzione di habitat, a cui, inoltre, si aggiunge il pericolo del bracconaggio.

Per questa ragione sono stati organizzati i programmi di conservazione della specie, come l'EEP (Eaza Ex-situ Programme), coordinato dall'Unione Europea Zoo e Acquari (EAZA). "In questo modo possiamo contribuire al ripopolamento dei parchi nazionali e delle riserve naturali in Africa", continua Palanza. "La splendida notizia di questa nascita ci incoraggia nelle iniziative per la promozione della biodiversità e della sostenibilità ambientale", ha poi concluso la nuova direttrice generale del Bioparco, Lucia Venturi.

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