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Assalto al pullman dei tifosi di basket a Rieti: fermati tre ultras per l’omicidio dell’autista

Sono tre le persone fermate per l’assalto al bus di tifosi del Pistoia Basket avvenuto ieri sera in cui ha perso la vita l’autista del mezzo, Raffaele Marianella.
A cura di Beatrice Tominic
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Tre persone sono state fermate per l'assalto al bus dei tifosi del Pistoia Basket avvenuto nella tarda serata di ieri, domenica 19 ottobre 2025, dopo la partita di Lega A2 tra Sebastiani Rieti e Pistoia Basket, vinta dai toscani. L'aggressione lungo la superstrada Rieti-Terni con lanci di massi e mattoni: uno di questi ultimi ha colpito il parabrezza. Un lancio fatale per uno dei due autisti che si trovavano a bordo. Aveva 65 anni e si chiamava Raffaele Marianella, originario di Roma ma residente a Firenze, sarebbe andato in pensione il mese prossimo.

Da ore le indagini stanno procedendo serratissime coordinate dal procuratore Paolo Auriemma e si sono subito concentrate su un gruppo di ultras della Sebastiani Rieti, ma soltanto nel tardo pomeriggio di oggi è scattato il fermo per omicidio a carico dei tre tifosi che sono stati portati in carcere. Si tratterebbe di un uomo di 31 anni, Manuela Fortuna, uno di 20, Kevin Pellacchia e uno di 53, Alessandro Barberini. Oltre a loro sarebbe indagata una quarta persona, per favoreggiamento. Secondo le prime informazioni sembra che si tratti di ultras di estrema destra.

Le indagini in corso per omicidio volontario

Non appena scattato l'allarme sono state aperte le indagini per omicidio volontario. Ad occuparsi del caso gli agenti della Polizia di Stato che hanno svolto gli accertamenti sul luogo dell'assalto. La salma dell'autista, invece, è stata portata all'ospedale di Rieti, a disposizione dell'autorità giudiziaria.

Ad organizzare l'assalto, secondo quanto emerge dalle prime ricostruzioni, sarebbero state almeno tre persone. In alcune chat di Whatsapp, ci sarebbero riferimenti a una "missione punitiva" organizzata da tre ultras della Curva Terminillo, il settore del PalaSojourner di Rieti che ospita il tifo più caldo della Real Sebastiani.

Si sarebbero accucciati fra la vegetazione prima di lanciare sassi e mattoni, poi si sarebbero allontanati a volto coperto. Secondo quanto ricostruito dal personale impegnato nel servizio di scorta al pullman, avrebbero raggiunto le auto parcheggiate sotto al cavalcavia ancora con il volto coperto, poi si sono allontanati in macchina. Uno dei veicoli è stato fermato dagli agenti della polizia che hanno portato in questura gli occupanti. Le indagini sono andate avanti per l'intera nottata: a carico delle tre persone in Questura sono emersi gravi indizi di colpevolezza. Così la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rieti ha disposto nei loro confronti il fermo di indiziato di delitto e ha trasferito i tre in carcere.

La partita di basket a Rieti e i primi contatti

I primi contatti sono avvenuti già durante l'incontro, quando un gruppo di ultras aveva cercato dei contatti con i tifosi ospiti, ma sono prontamente stati bloccati dall'intervento del dispositivo previsto per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. Una situazione simile si è verificata anche alla fine della partita, al momento dell'uscita: anche in quel caso sono stati allontanati dal personale in servizio di ordine pubblico posizionato all’esterno dell’impianto. Per questa ragione è stato disposto un servizio di scorta fino al pullman dei tifosi della squadra pistoiese prima e per il primo tratto del percorso prevista per l'uscita da Rieti. Il pullman è partito, la scorta l'ha lasciato proseguire e il mezzo ha imboccato la superstrada Rieti-Terni.

Raffaele Marianella, l’autista del pullman morto a Rieti.
Raffaele Marianella, l’autista del pullman morto a Rieti.

L'assalto e il masso contro il parabrezza: morto l'autista Raffaele Marianella

A circa 100 metri dopo l'uscita per Contigliano, al km 5+800 della superstrada, in un’area isolata rispetto alla città, è scattato l'assalto da parte degli ultras che, nascosti fra la vegetazione, hanno iniziato a lanciare contro il pullman pietre, massi e mattoni. Due hanno raggiunto il parabrezza, uno lo ha sfondato e ha colpito uno dei due autisti, il sessantacinquenne Raffaele Marianella. Non appena arrivati gli operatori sanitari del pronto soccorso, hanno provato a rianimarlo per oltre mezz'ora, ma senza successo. Per lui non c'è stato niente da fare, ha perso la vita non appena colpito. Sarebbe andato in pensione il mese prossimo.

Articolo in aggiornamento

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