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As Roma, la ragazza licenziata: “Sono la vittima, sul ragazzo che ha rubato il video nemmeno una parola”

La ragazza licenziata dall’As Roma esprime sdegno e sconcerto per il suo allontanamento. Nessun provvedimento è stato preso contro il giocatore della Primavera che ha rubato e diffuso il video.
A cura di Natascia Grbic
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Francesco Bronzini è l'avvocato che segue la ragazza licenziata dall'As Roma insieme al compagno, dopo che un giocatore della Primavera le ha rubato un video intimo dal cellulare. A Il Messaggero riporta le parole della giovane, sconcertata e amareggiata dall'accaduto: "L’unica vittima sono io, invece qui sembra che sia l’artefice di chissà quale complotto, mentre su quanto ha fatto quel ragazzo che ha rubato e diffuso la mia immagine, un video strettamente privato, nemmeno una parola".

La vicenda è stata resa nota da un articolo di Alessandro Mantovani su Il Fatto Quotidiano, ma erano mesi che nella società si parlava di quel video. Prima a insaputa della vittima: non sapeva che tutti lo avevano visto e se lo stavano passando di chat in chat. Poi, quando le è comunicato il licenziamento. Nulla è accaduto al ragazzo che ha rubato le immagini, né ai compagni di squadra che pure lo hanno guardato e contribuito a farlo girare. Di loro, nel comunicato dell'As Roma, non viene fatta menzione. Il licenziamento è stato intanto impugnato dalla Cgil davanti il giudice del lavoro, con l'obiettivo di ottenere un reintegro dei due impiegati.

"È sconcertante – ha dichiarato l'avvocato Francesco Bronzini a Il Messaggero – che né all’epoca né a oggi, nemmeno con una menzione nel comunicato, siano stati adottati provvedimenti o sanzioni contro chi ha rubato quelle immagini. Immagini, bisogna ribadirlo, private a tutti gli effetti e che non sono state girate neppure all’interno della sede lavorativa della ragazza e del suo fidanzato, ma in un luogo esterno. Di fatto ci troviamo di fronte a un licenziamento che non sarebbe mai avvenuto se quel video del tutto privato non fosse stato rubato".

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