Aldo Abbrugiati travolto e ucciso da un ubriaco sul raccordo: condannato a 6 anni l’uomo alla guida
Stava viaggiando a 160 chilometri all'ora con un tasso alcolemico molto maggiore rispetto ai limiti consentiti: è stato condannato a 6 anni l'uomo che ha travolto e ucciso sul raccordo Aldo Abbrugiati il primo ottobre scorso. Aveva venti anni, viveva a Fiumicino ed era appassionato di arti marziali. Ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato il quarantatreenne Pietro Miele, accusato di omicidio stradale aggravato per aver provocato l'incidente in cui ha perso la vita il giovane e nel quale sono rimaste coinvolte altre tre automobili.
Il giudice ha inoltre disposto una provvisionale immediatamente esecutiva di 250 mila euro nei confronti dei familiari del giovane, presenti in aula e visibilmente commossi dopo la lettura delle sentenza. Nessuna delle attenuanti generiche è stata concessa: come anticipato, l'imputato era positivo all'alcool test.
L'incidente in cui ha perso la vita Aldo Abbrugiati
Abbrugiati stava viaggiando in automobile alle due della notte fra venerdì e sabato insieme ad alcuni amici, di rientro da una serata insieme. Secondo quanto ricostruito, a provocare l'incidente che ha coinvolto le quattro automobili sarebbe stato il quarantatreenne alla guida della sua Bmw mentre era ubriaco: prima si è scontrato con l'automobile a bordo della quale si trovava il ventenne, poi con altri due veicoli. Oltre alla morte del ventenne, altre tre persone sono rimaste ferite e soccorse in codice rosso. A dare l'allarme alcuni automobilisti che stavano procedendo per il raccordo e hanno allertato i soccorsi.