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Morte Denisa Maria Adas

Denisa Maria Adas, le parole della mamma: “Il killer deve rimanere in carcere tutta la vita”

La madre di Denisa è chiusa nel suo dolore dopo aver saputo del ritrovamento del cadavere di sua figlia. Non riesce a parlare e affida poche frasi alle amiche più care della figlia, accorse da lei per starle vicino.
A cura di Simona Berterame
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"Deve rimanere tutta la vita in carcere, i giudici sapranno cosa fare". Sono poche parole quelle che Maria Cristina Paun affida alle amiche più care della figlia Maria Denisa Adas, trovata ieri senza vita nei pressi di un casolare abbandonato a Montecatini.

Il dolore nella casa di Denisa

In una viuzza ai bordi del quartiere romano di Torpignattara c'è un grande silenzio. Una quiete interrotta solo dal vociare degli studenti durante l'uscita da scuola, situata a pochi passi da dove Maria Denisa viveva fino a meno di un mese fa insieme alla madre. Una donna che per venti giorni ha sperato di ritrovare in vita la figlia svanita nel nulla. Magari ferita, tenuta sequestrata da qualcuno ma comunque viva.

Invece ieri è stata raggiunta dalla notizia più nefasta: il corpo di Denisa è stato ritrovato. Le indagini hanno portato all'arresto di un uomo, Vasile Frumuzache, che ha poi ammesso di averla strangolata,  decapitata e di aver trasportato il corpo in una valigia fino a una zona di campagna isolata.

La casa di Denisa Adas e le visite delle amiche

Nel piccolo appartamento dove Denisa, trentenne rumena che svolgeva la professione della escort, viveva si sono presentate diverse amiche e colleghe della vittima. Un modo per proteggere e stare vicino ad una mamma devastata dal dolore e che "non riesce neanche a parlare". Ad accogliere chi fa il suo ingresso nell'appartamento c'è Leo, il cane di Denisa. "Non abbiamo niente da dire, adesso non è il momento", liquidano i giornalisti prima di chiudersi in casa con Maria Cristina.

Nel frattempo all'esterno le notizie corrono ma nessuno ha voglia o la forza di commentare. Prima la confessione del brutale omicidio da parte di Vasile Frumuzache, connazionale di Denisa, poi l'ammissione di un altro delitto che avrebbe commesso nel 2024. Un'altra sex worker, forse le due vittime si conoscevano o le loro vite potrebbero essersi incrociate in qualche modo prima di finire nello stesso tragico modo.

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