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Morte Denisa Maria Adas

Morte Denisa Maria Adas, il killer confessa e sostiene: “Mi ricattava”

“Mi ricattava, e per questo l’ho uccisa”: questa la versione, ancora da accertare, del killer di Denisa Maria Adas, un 32enne fermato ieri per il femminicidio della 30enne scomparsa a metà maggio a Prato.
A cura di Enrico Tata
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Il killer di Denisa Maria Adas confessa agli inquirenti: "L’ho strangolata, le ho tagliato la testa e portato via il corpo in una valigia. Ho fatto tutto da solo". E rivela quello che a suo dire è stato il movente dell'omicidio commesso: "Mi ricattava, e per questo l’ho uccisa". Una versione che ancora deve essere ancora verificata dagli investigatori.

La versione dei killer: il presunto ricatto

Secondo l'uomo che ha confessato il delitto di Denisa Maria Adas, la donna gli avrebbe chiesto 10mila euro per comprare il suo silenzio. In altre parole gli avrebbe chiesto soldi per non rivelare alla moglie il tradimento.

Ieri il ritrovamento del corpo della 30enne

Il corpo di Denisa Maria Adas, scomparsa nel nulla lo scorso 15 maggio a Prato, è stato ritrovato ieri a Montecatini nei pressi di un casale abbandonato, nascosto tra i cespugli incolti. Subito dopo, le forze dell'ordine hanno fatto irruzione a casa del sospettato, un 32enne con moglie e figli. Decisive per le indagini sono risultati i video delle telecamere, le analisi dei tabulati telefonici e il gps sulla Golf utilizzata dal presunto responsabile dell'omicidio della 30enne.

Il fermo del killer di Denisa Maria Adas

Dopo il ritrovamento del cadavere ad opera dei Carabinieri del Ros, del G.I.S e dei Nuclei Investigativi dei Reparti Operativi di Prato e di Firenze, con l'ausilio dei Vigili del Fuoco, la procura ha emesso un'ordinanza di fermo per il 32enne residente a Monsumanno Terme, provincia di Pistoia. È accusato di omicidio volontario e soppressione di cadavere. Nelle prossime ore sarà eseguita l'autopsia sul corpo della ragazza.

Denisa Maria Adas, decapitata e poi data alle fiamme

Dai primi riscontri, sembrerebbe che che la testa della ragazza sia stata decapitata e poi data alle fiamme. Forse un tentativo maldestro di rendere impossibile il riconoscimento del corpo. Vicino al cadavere c'era ancora il trolley utilizzato per trasportarla. Probabilmente il terribile femminicidio è stato commesso nel bed&breakfast di Prato e in seguito il killer ha caricato la salma a bordo della sua automobile per poi sbarazzarsene a Montecatini, in una zona isolata e nascosta.

Gli esami eseguiti dai medici legali permetteranno di accertare le cause della morte di Denisa Maria Adas. Per il movente, occorrerà attendere ulteriori indagini da parte degli investigatori.

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