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16enne molestata in treno, carabiniere a processo: “Non andavo più a scuola per paura di vederlo”

Una studentessa ha denunciato un carabiniere accusandolo di averla ripetutamente molestata sul treno mentre andava a scuola. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, la ragazza a un certo punto avrebbe smesso di andare a scuola per paura di incontrarlo, venendo bocciata alla fine dell’anno scolastico.
A cura di Natascia Grbic
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Un carabiniere dell'Arma è finito a processo con l'accusa di stalking nei confronti di una ragazza che all'epoca dei fatti aveva sedici anni. Secondo l'accusa, il militare – un uomo di 49 anni – avrebbe molestato ripetutamente la ragazza, costringendola "a modificare le proprie abitudini di vita". La notizia è riportata oggi da Il Messaggero. Secondo quanto riportato dal quotidiano, la giovane studentessa avrebbe smesso di andare a scuola per il timore di incontrare l'uomo, finendo così per essere bocciata a causa delle continue assenze. La ragazza ha raccontato che le molestie sarebbero cominciate nel 2016: la denuncia per l'uomo è arrivata nel 2017, quando avrebbe tentato di toccarle le cosce nascosto da un borsello.

La giovane, in udienza davanti il giudice monocratico, ha raccontato che le molestie sono cominciate nel 2016. Residente a Cerenova, prendeva il treno per Roma, dove andava a scuola. Ed è lì che ha cominciato a incontrare il 49enne, che da subito avrebbe iniziato a mostrare un'attenzione morbosa per la 16enne. Occhiate insistenti, leccatine sulle labbra, gambe aperte e finte cadute per arrivare a toccarla con la parte bassa del bacino: queste le accuse mosse dalla giovane, che inizialmente non ha raccontato nulla ai genitori e alla sorella per paura che il padre reagisse in modo violento. "Spesso inventavo scuse per non andare a scuola, ma la motivazione era soltanto quella di non incontrare quell'uomo", ha dichiarato davanti al giudice.

La studentessa ha poi ricominciato l'anno scolastico e non ha più incontrato l'uomo. Pensava che fosse finita, e invece nel 2017 lo ha visto di nuovo alla stazione di Ladispoli. La giovane ha raccontato che il 49enne si è subito seduto vicino a lei, provando a toccarle una coscia con una mano nascosta dal borsello. A quel punto la ragazza ha deciso di denunciarlo. I genitori l'hanno accompagnata dai carabinieri per la denuncia, che qualche giorno dopo l'hanno accompagnata alla stazione del treno per identificare il suo stalker, che si è rivelato poi essere un membro dell'Arma. L'uomo ha sempre respinto le accuse. Spetterà al giudice monocratico decidere se il 49enne è colpevole dell'accusa di stalking oppure no.

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