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L'omicidio di Roberta Ragusa

Roberta Ragusa, il giallo verso il processo: unico imputato il marito Logli

Antonio Logli, il marito della donna scomparsa ormai più di tre anni fa da Gello di San Giuliano Terme (Pisa), è accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere. Venerdì ci sarà l’udienza preliminare.
A cura di Susanna Picone
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Dopo anni di ricerche si apre a Pisa la strada verso il processo per la scomparsa di Roberta Ragusa, la donna svanita nel nulla la notte tra il 12 e il 13 gennaio 2012 a Gello di San Giuliano Terme, in provincia di Pisa. Secondo la Procura, responsabile della scomparsa della Ragusa è suo marito, Antonio Logli. L’uomo è accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere. Il corpo di Roberta Ragusa, nonostante accurate ricerche, non è stato mai ritrovato. Venerdì davanti al giudice per le indagini preliminari Giuseppe Laghezza si celebrerà l'udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura. Fino a questo momento Antonio Logli – che ha sempre respinto le accuse ipotizzando un allontanamento volontario della moglie – si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nell’udienza preliminare si saprà se il suo avvocato, Roberto Cavani, chiederà per Logli un giudizio con rito alternativo o se sceglierà di affrontare l’eventuale dibattimento. Durante l'udienza preliminare vi sarà anche la richiesta delle parti offese di costituirsi parti civili, tra cui ci sono anche i due figli della coppia, il maggiorenne Daniele e la sorella di 14 anni.

Scomparsa Roberta Ragusa: processo dopo anni di ricerche

La procura, anche in assenza di un cadavere, non ha raccolto prove certe ma molti indizi contro Logli ritenuto l'unico responsabile della sparizione della moglie. Fu proprio lui a denunciare la scomparsa di sua moglie Roberta Ragusa la mattina del 13 gennaio 2012. Raccontò di essere andato a dormire intorno alla mezzanotte della sera precedente e di essersi accorto solo al mattino che la donna non era mai andata a letto. Avvisò dunque i carabinieri e formalizzò la denuncia di scomparsa. Per anni il corpo di Roberta Ragusa è stato cercato invano nelle campagne circostanti l'abitazione di famiglia e nel resto della provincia di Pisa. Secondo gli inquirenti lo stesso Logli sarebbe stato poco collaborativo nelle ricerche della moglie al punto di averne diffuso i primi giorni foto troppo datate.

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