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Regno Unito, dilagano gli scontri in tutto il Paese: tregua a Londra [VIDEO-STORY]

Dopo gli scontri nella capitale Londra, le rivolte e le violente proteste dilagano in tutto il Regno Unito, toccando grandi centri come Liverpool, Manchester e Nottingham: dovunque colpisce la rabbia e la “leggerezza” con cui bande di giovanissimi distruggono la città e saccheggiano negozi e centri commerciali.
A cura di Giuseppe Tramontin
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Scontri Regno Unito

Sale a quattro il bilancio dei morti negli scontri che, partiti da Londra, stanno dilagando in tutto il Regno Unito: ieri sera tre uomini sono morti dopo essere stati investiti da una macchina durante i disordini esplosi a Birminghan, in Inghilterra. Secondo quanto riferito da un amico di una delle vittime, i tre sarebbero morti mentre cercavano di proteggere il loro quartiere durante gli scontri, e sarebbero stati deliberatamente attaccati.

L'altra vittima è invece il 26enne ferito a Croydon, e deceduto ieri in ospedale, dove era stato condotto in tarda serata dopo essere stato trovato privo di sensi a bordo di un'auto, raggiunto da un colpo di arma da fuoco nel sobborgo meridionale della capitale. Oltre 500 i rivoltosi arrestati in tutto il Paese, decine di ferite tra gli agenti e i rivoltosi, e molte accuse di tentato omicidio, la maggior parte nella capitale Londra, da cui è partito tutto.

Le proteste sono iniziate sabato sera, quando molti giovani hanno risposto all'invito della famiglia di Mark Duggan, il pregiudicato di colore di 29 anni ucciso giovedì scorso, mentre stava tentando di sfuggire all'arresto. L'uomo è stato raggiunto da un proiettile nel corso di un'operazione di una squadra speciale anticrimine della Metropolitan Police, e in molti hanno colto l'occasione al balzo per scendere in strada.

Le rivolte e i disordini nella capitale Londra

Automobili ed edifici in fiamme, auto e vetrine distrutte, negozi saccheggiati: questo lo scenario di alcuni quartieri di Londra.

Bidoni per strada, polizia in assetto antisommossa, fumo e sirene che "riempiono" lo spazio della città: le rivolte nei vari quartieri di Londra hanno tutte le stesse caretteristiche. Tanti turisti, giunti per visitare la capitale britannica, cercano di immortalare quante più immagini possibili, forse non coscienti della gravità degli scontri, scoppiati quattro giorni fa nella capitale ed ora estesi a molte città del Regno Unito.

L'intervento del vice capo della polizia, Garry Shewan

In una conferenza stampa, Shewan è intervenuto sugli attacchi che da giorni si stanno verificando prima a Londra, e adesso in tutto il Regno Unito.

Grande stupore e paura anche per le forze dell'ordine, che da tempo non si trovavano ad affrontare una simile situazione; in una conferenza stampa, il vice capo della polizia Garry Shewan ha detto che i livelli di violenza registrati in città sono stati "eccezionali" e "senza precedenti" negli ultimi 30 anni. "Vi sono stati saccheggi, incendi e atti di sciacallaggio assolutamente gratuiti".

Ciò che stupisce tutti, ed in particolare i poliziotti costretti ad intervenire con la forze, è che questi giovani sono mossi da una rabbia mai vista, una rabbia forse repressa, che interroga le coscienze di tutti, inglesi e non. Di sicuro c'entrano le condizioni critiche in cui molti di loro vivono, senza un lavoro che possa permettere loro di vivere in maniera dignitosa; infatti, la crisi economica che ha colpito dal 2008 tutti i paesi europei (e non solo), di certo non ha risparmiato il Regno Unito.

Non si è fatto attendere l'intervento delle istituzioni e dei rappresentanti politici, che hanno condannato le rivolte. In particolare, il Premier Cameron ha detto che "è chiaro che c'è qualcosa di profondamente sbagliato nella nostra società", riferendosi alle immagini che mostrano la leggerezza con cui alcuni ragazzi compiono atti vandalici ed aggrediscono le persone per strada. Nel suo discorso ha aggiunto che è "chiaro che questi non rappresentano la vasta maggioranza dei nostri giovani ma sacche molto preoccupanti verso cui si deveagire con la massima fermezza e severità, senza alcuna indulgenza".

La mappa degli scontri che si stanno diffondendo in tutto il Regno Unito

Dopo Londra, gli scontri si stanno diffondendo in molti centri del Regno Unito, anche se, per il momento, nessuno ha l'intensità e le caratteristiche di quelli della capitale londinese.

Dopo Londra, la città da cui tutto è iniziato, i disordini si stanno allargando ad altre città del Regno Unito, come Liverpool, Manchester e Bristol; tutto ciò fa pensare che l'uccisione del pregiudicato Mark Duggan sia stato solo un pretesto, che i giovani inglesi hanno colto al volo per dar sfogo ad una rabbia che li caratterizza da tempo.

Gruppi di centinaia di giovani a volto coperto hanno dato alle fiamme molte auto e danneggiato vetrine e saracinesche dei negozi, costringendo le forze di sicurezza, già in assetto antisommossa, ad intervenire. A Manchester e Birmingham, poi a Nottingham e a Wolverhampton hooligan e teppisti hanno distrutto vetrine, svaligiato e saccheggiato negozi, , appropriandosi di prodotti elettronici o di capi di vestiario alla moda; a Liverpool e a Nottingham, alcuni rivoltosi hanno lanciato mattoni e bombe incendiarie contro i commissariati locali.

La polizia delle West Midlands, nell'Inghilterra centrale, ha arrestato almeno 80 persone per gli atti di vandalismo di cui ieri sono state protagoniste in alcune località inglesi, dove sono stati saccheggiati negozi e dati alle fiamme edifici ed autovetture.

Immediato l'intervento del Primo ministro inglese, David Cameron, che è rientrato con anticipo dalle sue vacanze in corso in Toscana, ed ha richiamato tutti i parlamentari per una seduta straordinaria dell'unità di crisi Cobra in cui discutere della drammatica situazione. Facendo il punto della situazione, ha promesso la linea dura contro i protagonisti dei disordini: "Chiunque sarà incriminato per disordini violenti finirà in prigione. La polizia sta ora identificando tutti i teppisti i cui volti sono stati catturati dalle telecamere a circuito chiuso".

"Non consentiremo che vinca la cultura della paura, faremo il possibile per riportare ordine nelle nostre strade: i criminali saranno identificati e arrestati", ha continuato il Premier britannico, che ha anche annunciato che da oggi saranno predisposti anche cannoni ad acqua per respingere le folle di rivoltosi.

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