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Prodi all’attacco: “Pd vuole unità centrosinistra, LeU no”. Grasso: “Divisi per colpa di Renzi”

Liberi e Uguali, secondo Romano Prodi, non è per l’unità del centrosinistra, voluta invece dal Pd. Per l’ex presidente del Consiglio “le forze fuori dalla coalizione non stanno lavorando per l’unità” del centrosinistra. Il leader di LeU, Pietro Grasso, risponde: “Il centrosinistra non si è potuto ricomporre per colpa di Renzi”.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’ex leader dell’Ulivo Romano Prodi attacca Liberi e Uguali, la formazione nata a sinistra del Pd che, secondo l’ex presidente del Consiglio, è contraria all’unità del centrosinistra. “LeU non è per l’unità del centrosinistra. Punto”, dice in un colloquio con Affaritaliani.it. “Renzi, il gruppo che gli sta attorno, il Pd e chi ha fatto gli accordi con il Pd – secondo Prodi – sono per l’unità del centrosinistra”. Al contrario di Grasso, D’Alema e Bersani: questa è l’opinione di uno dei padri nobili del Pd.

Prodi rassicura sul fatto che andrà a votare il 4 marzo: “Certo che vado”, afferma. E si augura che le liste del Pd siano competitive. Sulla presentazione delle liste e sulle conseguenti polemiche aggiunge: “Lasci stare. Sapete benissimo che ho sempre lavorato per l’unità del centrosinistra. E quindi io solo questo posso ripetere”. L’ufficio stampa di Prodi ha poi precisato: “In merito a quanto pubblicato da Affaritaliani.it, si precisa che il presidente Romano Prodi non ha rilasciato alcuna intervista. Ha solo ribadito che certamente andrà a votare e che voterà per l'affermazione del centro sinistra e che le forze fuori dalla coalizione non stanno lavorando per l'unità. Niente altro”.

La replica di Leu: ‘Divisi per colpa di Renzi’

Non si è fatta aspettare la risposta di Liberi e Uguali e del suo leader Pietro Grasso: “È sotto gli occhi di tutti – dichiara all’Ansa – che il centrosinistra non si è potuto ricomporre per volontà di Renzi. La composizione delle liste e le otto fiducie sulle legge elettorale sono segnali inconfutabili della volontà del Pd e di Renzi di fare altro. Prodi ritiene la finta coalizione che ha messo in piedi Renzi, che lo costringerà a votare Casini a Bologna anziché Errani, un centrosinistra unito? Noi in quel tipo di coalizione non ci possiamo stare”.

In un post su Facebook Grasso ha poi aggiunto: “Il Pd è lo stesso partito che ha messo insieme una finta coalizione che chiede ai bolognesi di votare Casini. Lo stesso partito che ha composto le liste elettorali cancellando le minoranze interne. Lo stesso partito che ha imposto otto – otto! – fiducie sulla legge elettorale. Liberi e Uguali in quel tipo di coalizione non ci può stare”.

Replica anche da Roberto Speranza che accusa il Pd di voler solamente preparare “il patto Renzi-Berlusconi”, dopo aver “tolto l’articolo 18, fatto la riforma della scuola contro insegnanti e studenti, messo 8 volte la fiducia su una pessima legge elettorale”. Per Pier Luigi Bersani, altro esponente di spicco di LeU, fuoriuscito proprio dal Pd, che i dem siano di centrosinistra “è opinabile: che il Pd sia per il centrosinistra è abbastanza curioso”, afferma ospite a DiMartedì su La7.

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