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Processo Mediaset: al via l’udienza in Cassazione

Attesa per la sentenza del processo Mediaset sulla compravendita dei diritti televisivi a carico di Silvio Berlusconi. La Corte potrà confermare la condanna a 4 anni, annullarla o chiedere un nuovo processo in Appello.
A cura di Antonio Palma
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Ore 21.30 – Proseguirà domani dalle 9.30 l’udienza in Cassazione. Riprenderà domani, a partire dalle 9.30, l’udienza del processo sui diritti tv Mediaset che vede l’ex premier Berlusconi tra gli imputati di frode fiscale. La giornata odierna in Cassazione si è conclusa con la requisitoria del sostituto pg Antonello Mura, che ha chiesto di confermare la condanna di Berlusconi riducendo però da cinque a tre anni la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici. I tempi per la sentenza restano ancora incerti. Domani la parola passa agli avvocati di Berlusconi e degli altri tre imputati. Il presidente ha messo in conto anche che l’udienza possa continuare giovedì mattina.

Ore 20.10 – “Ridurre interdizione Berlusconi”. “Ferma la condanna per il reato di frode fiscale, la pena della reclusione e l'interdizione dai pubblici uffici, occorre ricondurre questa sanzione accessoria ai termini di legge”: così il pg Antonio Mura, rilevando la necessità di ridurre l'interdizione quinquennale dai pubblici uffici per l'ex premier.

Ore 19.15 – Al termine della sua requisitoria il sostituto procuratore generale della Cassazione ha chiesto al collegio di confermare la condanna per gli imputati, tra cui l'ex premier Berlusconi. Nella vicenda Mediaset, ha detto il magistrato, “sono presenti tutti gli elementi costitutivi della fattispecie di reato di frode fiscale ascritta agli imputati”. In quanto alla posizione di Berlusconi, nelle sue conclusioni Mura sottolinea che il Cavaliere “è stato l'ideatore del meccanismo di frode fiscale” al centro del processo sulla compravendita di diritti tv Mediaset, visto il suo “controllo perdurante sull'azienda”.

Ore 16.15 – Pg: "Fuori dall'Aula le passioni, qui solo imparzialità" – "È questo un processo carico di aspettative e che suscita passioni ed emozioni esterne che sono manifestazione del libero dibattito e della vita democratica, ma aspettative e passioni devono rimanere confinate fuori dallo spazio dell'Aula giudiziaria", con queste parole il sostituto procuratore generale Antonio Mura ha iniziato la sua requisitoria nel processo Mediaset davanti alla Corte di Cassazione di Milano. Il Pg ricordando che il suo compito sarà svolto con "imparzialità in termini coincidenti" con la giurisprudenza della Corte, ha proseguito affermando "la mia requisitoria cercherà di evitare i colori ad effetto e si focalizzerà sulle verifiche di legittimità sul processo Mediaset, e sul rispetto delle regole e del principio della legalità probatoria".

Ore 15.00 – Si è conclusa dopo circa due ore e mezza la relazione introduttiva, a cura del consigliere Amedeo Franco, della causa del processo Mediaset che ha aperto i lavori dell'Udienza in Cassazione. Dopo la pausa nel pomeriggio a seguire è prevista la requisitoria del sostituto procuratore generale Antonio Mura. Alle 19 per motivi di sicurezza i lavori davanti alla sezione feriale penale del tribunale di Milano, nell'aula Brancaccio, si fermeranno per motivi di sicurezza. A questo punto è molto probabile che l'intervento delle difese slitti a mercoledì.

Ore 10.10 – I legali di Silvio Berlusconi non chiederanno alcun rinvio del processo in Cassazione. La notizia già anticipata  da voci della difesa, è stata confermata prima dell'udienza dall'avvocato Franco Coppi. "Non escludo che il verdetto possa arrivare anche giovedì" ha detto Coppi spiegando che "Considerando  che tra la relazione e la requisitoria trascorreranno tra le 3 e le 4 ore, prevedo tempi abbastanza lunghi". Da quanto si apprende neanche i legali degli altri imputati nel procedimento giudiziario chiederanno un rinvio alla Corte.

E' arrivato il giorno decisivo per il processo Mediaset sulla compravendita dei diritti televisivi a carico di Silvio Berlusconi. La Corte di Cassazione del tribunale di Milano dovrà esprimersi definitivamente sulle sorti del Cavaliere  confermando la condanna in secondo grado, assolvendolo o rinviando gli atti in appello per chiedere un nuovo processo. Dopo le voci di un possibile rinvio della sentenza  settembre ora sembra invece che la richiesta di rinvio dei legali della Difesa sia sempre più lontana. Berlusconi infatti puntava a spostare la sentenza almeno a dopo le vacanze estive, ma visti i tempi stretti della prescrizione la Corte di Cassazione sarebbe disposta ad uno slittamento solo di qualche giorno rendendo di fatto meno probabile una richiesta dei legali in questo senso. La sentenza quindi è attesa tra mercoledì o giovedì visto che è improbabile che i giudici si esprimano già durante il primo giorno di udienza.

Dal punto di vista processuale gli scenari sul tavolo sono diversi. La cassazione può confermare la condanna a quattro anni di reclusione e a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici inflitta in appello a Silvio Berlusconi aprendo scenari polittici tutti da decifrare, può annullare la sentenza precedente e di fatto assolvere il Cavaliere e infine annullare in parte la sentenza d'appello e ordinando un altro processo su specifici punti da celebrare davanti ad  un diverso collegio giudicante. Le incognite insomma sono molte e da non sottovalutare anche il fatto che insieme all'ex premier, sul banco degli imputati ci sono altre tre persone per un totale di sette avvocati. Il dibattimento sarà pubblico anche se è impossibile che le porte dell'aula vengano aperte alle decine di televisioni in attesa della sentenza.

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