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Primarie centrosinistra: Bersani e Renzi al ballottaggio, 3,1 milioni di elettori (DIRETTA)

Il segretario del Pd, Bersani, e il sindaco di Firenze, Renzi, divisi da circa dieci punti percentuali nei risultati di queste primarie di centrosinistra. Nichi Vendola si piazza terzo, mentre più indietro Puppato e Tabacci .
A cura di Antonio Palma
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post (primarie-PD)

Ore 18.15 – Sempe secondo i dati ufficiosi quando mancano i dati di pochissime sezioni si conferma il dato diffuso questa mattina dal comitato centrale delle primarie del centrosinistra. Il segretario del Pd è avanti in in tutte le regioni tranne Toscana, Umbria e Marche che vanno al sindaco di Firenze. Bersani si piazza quindi primo al 44,9% seguito da Matteo Renzi al 35,5%. Terzo Nichi Vendola al 15,6%, mentre più indietro Laura Puppato al 2,6% e Bruno Tabacci all'1,4%.

Ore 15.55 – Tabacci intanto si schiera apertamente con Bersani per il ballottaggio. "Con Bersani ci siamo sentiti ieri, ripromettendoci di fare oggi il punto della situazione, d'altronde, non è un mistero che con lui abbia maggiori affinità" ha detto l'assessore comunale di Milano e candidato alle primarie di centrosinistra. E con il segretraio del Pd si schierano anche il segretaio dei Comunisti italiani  Oliviero Diliberto e il leader dell'Idv Antonio Di Pietro. "Confermiamo da subito il nostro impegno a sostegno di Pier Luigi Bersani al secondo turno perché dal nostro punto di vista sicuramente tra i due candidati in campo Bersani è quello che interpreta meglio un modello di Italia al quale ci sentiamo più vicini" ha detto Diliberto, mentre Di Pietro auspica la vittoria di Bersani perché "ha più volte spiegato di voler superare l'esperienza del governo Monti".

Ore 15.45 – Il segretraio del Pd chiude la conferenza stampa quasi con un invito ad Alfano a scalzare l'ex Premier anche se "sarebbe più comodo sfidare Berlusconi". "Spero francamente che Alfano riesca a costruire le primarie" ha conlcuso Bersani.

Ore 15.40 – Da Piacenza Bersani interviene anche sul probabile appoggio di Vendola al balottaggio delle primarie: "Abbiamo lavorato con Vendola per parecchio tempo per costruire la carta Italia Bene comune che fissa i paletti programmatici ma Non stiamo aprendo tavoli e tavolini, non stiamo facendo bilancini" ha precisato il segretario del Pd. Ad ogni modo "il cambiamento non si fa a chiacchiere ma bisogna che avvenga su dei fatti, accettando delle sfide" ha detto Bersani nel corso della conferenza stampa.

Ore 15.30 – "La risposta del sud mi ha fatto piacere" ha detto il segretario del Pd rispondendo i giornalisti "perché mi sono impegnato tanto in questi anni per investire in nuove leve del Pd" nel Mezzogiorno. Soddisfazione anche per il voto nelle grandi città.

Ore 15.20 – Bersani lancia segnali di distensione a Renzi durante la conferenza stampa, non risparmiando però qualche battuta: "una cosa voglio dire a Renzi che non bisogna dire noi e loro , noi siamo una grandisisma squadra, loro è Berlusconi". "Non abbiamo bisogno di fuoco amico perché non ci mancherano gli avversari" ha detto il segretraio del Pd rivolto a Renzi.

Ore 15.05- Vendola sfida Bersani: "convinca le persone che hanno votato per me". Non sembra per niente scontato l'appoggio del leader di Sel al segretario Bersani per il ballottaggio del 2 dicembre, Vendola vuol sentire nel programma di Bersani "profumo di sinistra". Per Vendola Bersani deve dire parole chiare sulla differenze di genere, sulla crisi ambientale, sul lavoro, l'Europa e per gli studenti in piazza, ci risponda e domani decideremo" ha concluso il Governatore pugliese in una specie di lettera appello rivolta al segretario Pd.

Ore 14.50 – Dopo la lunga campagna elettorale per le primarie del centrosinistra la sfida per il ballottaggio di domenica prossima sarà molto più breve e intensa. Il confronto tra i due candidati Bersani e Renzi inizierà già questa sera con un duello a distanza negli studi di Che tempo che fa su Raitre. Non sarà un faccia a faccia perché si tratta di due conversazioni separate e successive, mentre il vero confronto  ci sraà mercoledì prossimo.

Ore 13.40 –Dopo la sconfitta alle primarie di centrosinistra che si sono svolte ieri Bruno Tabacci riprende il suo posto da assessore al comune di Milano. Il sindaco della città Giuliano Pisapia, con provvedimento sindacale ha riconfermato le deleghe al Bilancio, Patrimonio e Tributi per il candidato che erano state sospese il 25 ottobre su richiesta dello stesso Tabacci per poter partecipare alle primarie di domenica scorsa. Il canidato intanto ha voluto dire la sua sulle polemiche di queste ore attorno ai risultati: "Trovo del tutto strumentali le polemiche sui risultati che vengono messi in discussione, così come sul fatto che le regole avrebbero impedito la partecipazione" ha detto Tabacci, proseguendo "chi ha collaborato con me in questa competizione delle primarie ha avuto la possibilità di verificare la generosità di chi le ha organizzate e la linearità formale e sostanziale delle procedure".

Ore 13.25 – "Se vinciamo domenica cambia l'Italia, pensateci, anche per questo chi vuole darci una mano, si faccia vivo" lo ha scritto sulla sua pagina Facebook Matteo Renzi invitando tutti coloro che vogliono sostenerlo a contattare il comitato promotore. Il Sindaco di Firenze ribadendo che "tre punti in più o in meno non sposta il senso di ciò che è accaduto" alle primarie di centrosinistra, chiede di fare chiarezza e mettere online tutti i verbali del voto perché "ogni voto conta".

Ore 13.15- Per mettere un po' di chiarezza sulle polemiche di queste ore sui dati, il coordinamento delle primarie del centrosinistra ribadisce che i dati giunti fino ad adesso sono quelli "trasmessi, come da procedura, dagli uffici elettorali al Coordinamento nazionale" e rappresentato i numeri ufficiosi. Per i dati definitivi bisognerà aspettare il tardo pomeriggio quando "i verbali di scrutinio saranno discussi e approvati dai coordinamenti provinciali alla presenza dei rappresentanti dei candidati per poi essere inviati al Coordinamento nazionale che li trasmetterà ai Garanti delle Primarie per la proclamazione ufficiale".

Ore 13.10 – Secondo quanto trapela dai dati ufficiosi, il segretario del Pd sembra prevalere anche in Piemonte dove c'è un testa a testa con Matteo Renzi. Quando mancano pochi seggi Bersani è dato al 41,6% mentre Renzi al 38,4%. Decisivo sembra il voto a Torino dove il segretario ha fatto il pieno di voti rispetto alle province di Asti e Cuneo dove avrebbe vinto Renzi. Ad ogni modo è affluenza record per le primarie di centrosinistra in Piemonte dove hanno votato più di 176 mila persone, circa 25 mila in più rispetto alle primarie del 2009.

Ore 12.50 – Contrariamente a quanto annunciato ieri, dagli ultimi dati sempre ufficiosi in Valle d'Aosta prevale Pierluigi Bersani con il al 40,4% su Matteo Renzi al 38%. Seguono Nichi Vendola al 15,44%, Laura Puppato al 4,91% e Bruno Tabacci all'1,1%. I votanti sono stati 3.542, mentre il seggio con più affluenza è stato quello di Aosta centro.

Ore 12.40 – Per il ballottaggio del 2 dicembre tutti sembrano a caccia dei voti di Vendola. Come ha detto anche Massimo Cacciari infatti "bisognerà vedere se chi ha votato Vendola andrà anche a votare per Bersani". Se l'apparentamento per molti appare quasi scontato, le affermazioni di Bersani prima delle primarie del centrosinistra che parlavano di voto per Renzi in caso di esclusione dal ballottaggio, non sono piaciute a Vendola. Per Simona Bonafè, portavoce del comitato Matteo Renzi, il 15% degli elettori che hanno preferito  il Governatore pugliese sono ancora tutti da conquistare e lo stesso sindaco di Firenze ritiene che molti possano votare per lui.

Ore 12.10 – Entro Mercoledì Laura Puppato deciderà con chi schierarsi al ballottaggio del 2 dicembre. La candidata alle primarie del centrosinistra ha spiegato infatti che "al massimo mercoledì decideremo verso quale candidato orientare il nostro voto". L'intenzione è quella di appoggiare il Sindaco di Firenze, infatti come spiega Puppato "i voti andati a Matteo Renzi sommati ai miei dovrebbero indurre il segretario del Pd a togliersi di dosso una serie di chiusure e timori che in larga parte sono serviti a mantenere strutture ed apparati ma non a rendere comprensibile un progetto di grande coraggio e di investimento sul futuro". Ad ogni modo ha spiegato la consigliera regionale veneta "io non mi sento depositaria di voti ma di un programma, ed ora si tratterà di vedere quale fra i due candidati che andranno al ballottaggio inserirà nella griglia del proprio progetto la maggiore quantità di punti proposti dal nostro".

Ore 11.35 – Quando i dati ancora non sono ufficiali è già caccia al voto per il ballottaggio del 2 dicembre. Se Vendola ha detto che ascolterà attentamente i discorsi dei due contendenti per schierarsi, Renzi è convinto che la scelta degli elettori sarà indipendente dalle indicazioni dei leader perdenti alle primarie. "Bisogna andare a recuperare gente nuova, che magari ha votato per Tabacci, Puppato o Vendola, e che indipendentemente delle indicazioni che daranno loro sono pronti a ragionare e riflettere" ha spiegato Renzi che poi ha fatto un'analisi del voto di ieri. "Ci sono dati nel Sud dove prendiamo delle sonore scoppole" ha detto il Sindaco di Firenze ai microfoni di Mattino 5, mentre ha espresso soddisfazione per i risultati raggiunti al Nord.

Ore 11.25 – Lo stop ai dati ufficiali delle primarie di centrosinistra riaccende di nuovo le polemiche tra i comitati. I dati ufficiosi annunciati questa mattina da Stumpo sono contestati dai renziani che, a differenza del comitato centrale, indicano  in pochi punti  percentuali il distacco tra i due primi candidati. Ad ogni modo il risultato finale del ballottaggio non dovrebe cambiare e come ricorda lo stesso Renzi "il punto centrale è che si riparte da zero a zero, e ripartendo da zero a zero ce la giochiamo fino all'ultimo".

Ore 11.10 – Sempre secondo i dati ufficiosi Renzi avrebbe raccolto più voti al nord rispetto al sud al contrario di Bersani e Vendola. Quasi scontato l'exploit dei tre nelle loro Regioni di provenienza: il Sindaco di Firenze ha fatto il pieno di voti in Toscana mentre il leader di Sel in Puglia, Bersani invece ha vinto in Emilia Romagna. Buoni risultati per Laura Puppato in Veneto, unica eccezione Tabacci che in Lombardia ha raccolto pochissimi voti.

Ore 11.00 – I dati ufficiali tardano ancora ad arrivare e probabilmente, come anticipano dal comitato organizzatore delle primarie del centrosinistra, il risultato finale sarà annunciato solo nel tardo pomeriggio di oggi dopo la riunione del comitato dei garanti.

Ore 10.45 – Cantano vittoria tutti i leader del Pd e del centrosinistra per l'alta affluenza. Anche Romano Prodi, uno dei fautori delle primarie del centrosinistra ha commentato la giornata di ieri ricordando che "Nessuno esce mai indebolito da un voto del genere". Anche il senatore del Pd Arturo Parisi parla dell'importanza dell'appunatemento con gli elettori del centrosinistra precisando che "se Bersani avesse ceduto alle pressioni del gruppo dirigente le primarie non si sarebbero fatte", ma anche che "se Renzi non avesse rilanciato la sfida che otto anni fa ci indusse a chiedere con Prodi l'introduzione delle primarie niente sarebbe iniziato".

Ore 10.35 – Soddisfatto del risultato delle primarie del centrosinistra anche Matteo Renzi che commenta "si riparte dallo zero a zero". "Sono molto contento per i risultati e  del clima che c'è" ha detto il sindaco di Firenze, ricordando che  "al ballottaggio sarà una bella sfida perché se siamo a -5 come diciamo noi o -9 come dicono loro, poco importa, si riparte dallo 0 a 0". Renzi è convinto di poter sopravanzare il segretario del Pd raccogliendo i voti della destra e della sinistra. "Per tre mesi mi hanno detto che ero lo schiavo del centrodestra e ho vinto nelle regioni rosse e comunque continuerò a chiedere il voto anche agli elettori del centrodestra".

Ore 10.30 – Esultano un po' tutti i candidati a queste primarie di centrosinistra soprattutto per l'alta affluenza alle urne. Bersani ha rivendicato la scelta delle primarie e del ballottaggio, "l'ho voluto io il ballottaggio e se tutto quello che stiamo facendo ci fa crescere in questo modo, raddoppiando l'interesse su di noi, io ne faccio sette di ballottaggi" ha detto il segretario ai microfoni di Agorà. Commentando poi la possibile discesa in campo di Berlusconi, Bersani ha dichiarato "si presenti pure, stavolta ce la vediamo e non fregherà più gli italiani".

Ore 10.25 – Anche Berlusconi è intervenuto sulle Primarie del centrosinistra tessendo le lodi  del sindaco di Firenze. "Questo Renzi porta avanti idee che non sono le stesse che derivano dal vecchio Pci: con Renzi anche l'Italia potrebbe avere un partito socialdemocratico" ha detto l'ex Premier. "A me non piace guardare in casa degli altri, ma credo che sia una prova di democrazia che finalmente ha dato il Partito democratico" ha proseguito il Cavaliere forse pensando anche all'appuntamento conle primarie del Pdl. "Siamo curiosi di vedere come finirà" ha concluso Berlusconi.

Ore 10.15 – DATI UFFICIOSI – Nonostante il sito ufficiale resti fermo negli aggiornamenti dei risultati a dare i nuovi dati ufficiosi ci ha pensato Nico Stumpo, coordinatore nazionale delle primarie del centrosinistra, durante la trasmissione Agorà su RaiTre. Quando mancano poche sezioni ancora da scrutinare i dati parlano di circa 3 milioni e centomila persone che si sono recate alle urne. Al primo posto il segretraio Bersani al 44,9% seguito da Matteo Renzi al 35,5%. Terzo Nichi Vendola al 15,6%, mentre più indietro Laura Puppato al 2,6% e Bruno Tabacci all'1,4%

I dati ufficiali degli scrutini delle primarie del centrosinistra, dopo lo stop di questa notte, sono ancora fermi a poco meno di 4mila sezioni su oltre 9mila, ma i dati ufficiosi confermano che si andrà al ballottaggio in quanto nessuno dei cinque candidati è riuscito ad ottenere oltre il 50% dei consensi. Domenica prossima dunque per il secondo turno di queste primarie di centrosinistra sfida tutta interna al Pd tra il segretario nazionale Pierluigi Bersani e il Sindaco di Firenze Matteo Renzi che stando alle ultime dichiarazioni sarebbero distanziati di circa dieci punti percentuali.

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