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Popolo Viola in protesta ad Arcore al grido “Dimettiti”, scontri tra polizia e manifestanti

Più di mille manifestanti appartenenti al Popolo Viola, il movimento di protesta contro il presidente Silvio Berlusconi nato su Facebook un anno fa, stanno manifestando davanti ai cancelli della villa di Arcore intonando slogan e chiedendo le dimissioni del Premier.
A cura di Alessio Viscardi
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Più di mille manifestanti appartenenti al Popolo Viola, il movimento di protesta contro il presidente Silvio Berlusconi nato su Facebook un anno fa, stanno manifestando davanti ai cancelli della villa di Arcore intonando slogan e chiedendo le dimissioni del Premier. A far scattare la scintilla della protesta, dicono gli organizzatori, gli ultimi scandali che hanno coinvolto il Presidente del Consiglio, come il caso Ruby e le dichiarazioni di alcuni pentiti di mafia che accusano Berlusconi di aver preso parte dal patto tra stato e criminalità organizzata. La protesta è partita dal Municipio di Arcore, dove si sono riunite un migliaio di persone che si sono poi spostate nell'area di Rovagnati, a pochi chilometri dalla residenza del Premier. Dopo alcuni momenti di tensione con le forze dell'ordine, il drappello è potuto tornare a Largo Vela, nei pressi della sfarzosa villa di Arcore.

Ancora più blindata è Villa San Martino, dove Silvio Berlusconi sta trascorrendo la domenica. Decine di Carabinieri presidiano il posto con camionette e tenuta antisommossa. Chiusa a traffico la Provinciale che porta al palazzo. I leader del Popolo Viola hanno ripetuto varie volte che “Questa giornata vuole dimostrare che il popolo italiano ha rispetto per le istituzioni e chiede a gran voce che lui si faccia da parte”, infatti si è trattato di cortei pacifici che si sono svolti in accordo con le forze dell'ordine. Bandiere di ogni partito, oltre a quelle del popolo viola. In piazza Idv e Pd, ma anche Udc. Il corteo è partito con una fanfare di tamburi e da cori che invitavano il presidente del consiglio alle dimissioni. La giornata è stata seguita in liveblogging da Current Tv su Twitter grazie all'hashtag #Dimettiti.

“Fuori la mafia dallo Stato, fuori lo Stato dalla mafia”, hanno ripetuto i Viola in corteo. Numerosi anche gli striscioni: “L'Italia compie 150 anni, Silvio falle un regalo: dimettiti e fatti processare” e “Per Berlusconi rito immediato, sei licenziato”, anche “Se ti facessero una statua ad Arcore, noi saremmo i tuoi piccioni”. A farla da padrone, lo scandalo Ruby e le serate del Bunga Bunga: “Bunga vita al Re” e “Silvio hai le orge contate, dimettiti”.

Cariche della polizia hanno colpito un gruppo di manifestanti che tentava di forzare il blocco per arrivare alla villa del Presidente.

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