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Vaccino Johnson & Johnson, necessaria dose aggiuntiva dopo 6 mesi: il parere dell’Aifa

È arrivato il parere della Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Aifa sull’opportunità di raccomandare una dose booster per coloro che si sono vaccinati con il siero monodose Johnons & Johnson. Secondo l’Agenzia italiana del farmaco “con il passare dei mesi si osserva un lento declino dell’efficacia vaccinale nei confronti delle forme lievi/moderate di malattia”.
A cura di Annalisa Cangemi
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AGGIORNAMENTO: L'Agenzia italiana del farmaco ha dato il responso sulle tempistiche del richiamo per il vaccino Johnson & Johnson: è necessaria una dose booster, perché la protezione immunitaria, per le conseguenze più gravi del Covid-19, dura sei mesi.

La Commissione tecnico scientifica (Cts) dell'Aifa ha rilevato che i dati disponibili per il vaccino anti-Covid J&J indicano una "sostanziale stabilità della risposta immunitaria, sia umorale che cellulare, fino a 8 mesi dalla somministrazione di una dose di vaccino Janssen. Anche la protezione nei confronti di malattia grave, ospedalizzazione o morte risulta sostanzialmente stabile fino ad almeno 6 mesi dalla vaccinazione. Allo stesso tempo, tuttavia, con il passare dei mesi si osserva un lento declino dell'efficacia vaccinale nei confronti delle forme lievi/moderate di malattia".

La Commissione Tecnico Scientifica di Aifa, riunita il 2 e 3 novembre 2021, si è espressa dunque sulla richiesta pervenuta dal Ministero della Salute in merito alla possibilità di effettuare una dose di richiamo per coloro che hanno ricevuto un'unica dose di vaccino Janssen. "Premesso che il vaccino COVID-19 Janssen è l'unico vaccino anti-Covid autorizzato con schedula monodose e che, in ambito vaccinologico, una dose di richiamo, o booster, può essere considerata una strategia consolidata per la maggior parte dei vaccini, l'opportunità di prevedere una dose di richiamo – afferma la Cts – appare supportata da un solido razionale".

Il richiamo con vaccinazione eterologa

Come aveva già anticipato ieri il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, per la dose booster si ricorrerà a un vaccino a RNA messaggero: "Le evidenze più recenti confermano l'efficacia di una dose booster – chiarisce la nota – soprattutto con vaccino a mRNA, nel potenziare la risposta immunitaria al vaccino Covid-19 Janssen. Si ritiene, pertanto, che per i soggetti vaccinati con Covid-19 Janssen sia opportuna la somministrazione di una dose booster eterologa con vaccino a mRNA (nei dosaggi autorizzati per la dose booster) a partire da 6 mesi dalla prima dose". ù

La circolare del ministero della Salute

Il ministero dell Salute con una circolare firmata dal direttore generale della Prevenzione, professor Giovanni Rezza, ha recepito il parere della Cts dell'Aifa, e ha dato il via libera alla dose aggiuntiva per il siero J&J con Pfizer o Moderna: "Si rappresenta che, nell’ambito della campagna di vaccinazione anti Sars-Cov-2/Covid-19, tutti i soggetti vaccinati da almeno sei mesi (180 giorni) con una unica dose di vaccino Janssen (J&J) potranno ricevere una dose di richiamo con vaccino a m-RNA nei dosaggi autorizzati per il “booster” (30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty di Pfizer/BioNTech; 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax di Moderna)", si legge nel documento.

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