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Vaccino Covid obbligatorio, Cartabellotta bacchetta Conte e Renzi: “Aspettate risultati ricerca”

Sul braccio di ferro tra Conte e Renzi in merito all’opportunità di rendere o meno il vaccino per il Covid obbligatorio è intervenuto anche il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta: “La politica aspetti i risultati della ricerca e la produzione industriale prima di avviare sterili e prematuri dibattiti su obbligo/non obbligo vaccinale”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Nino Cartabellotta, il presidente della Fondazione Gimbe, bacchetta il premier Giuseppe Conte e il leader di Italia viva Matteo Renzi in merito alla possibile obbligatorietà del vaccino contro il coronavirus. "La politica aspetti i risultati della ricerca e la produzione industriale prima di avviare sterili e prematuri dibattiti su obbligo/non obbligo vaccinale", ha detto Cartabellotta su Twitter, rivolgendosi direttamente a Conte e a Renzi.

Nei giorni scorsi c'è stato infatti uno scontro a distanza tra il presidente del Consiglio e l'ex premier, proprio sul vaccino anti Covid, che secondo le previsioni dovrebbe essere disponibile entro la fine dell'anno. Le posizioni sono molto distanti: per Conte non sarebbe necessario renderlo obbligatorio, mentre per Italia viva, che su questo fronte è compatta, "se davvero arriveremo al vaccino contro il Covid questo vaccino dovrà essere obbligatorio per tutti. Obbligatorio, non facoltativo. Obbligatorio!" La deputata Lisa Noja di Iv ha lanciato ieri una raccolta di firme per fare pressione sul governo "perché non ci sia nessun passo indietro per strizzare l'occhio ai NoVax". Non si può lasciare libertà di scelta dopo mesi di lockdown per il Paese, questo il ragionamento di Matteo Renzi.

Già ieri Cartebellotta aveva criticato la petizione lanciata da Iv: "Gli scienziati sviluppano un vaccino efficace e sicuro per il coronavirus, le autorità regolatorie lo approvano, l'industria lo rende disponibile in larga scala, il Parlamento decide se renderlo obbligatorio. L'ottimismo sulle tempistiche è d'obbligo, ma a che serve ora una petizione?", ha domandato provocatoriamente su Twitter Cartabellotta.

Matteo Salvini ha polemizzato oggi contro la possibile istituzione dell'obbligo vaccinale: "Io sono sempre per la volontarietà, sono sempre perché la gente possa scegliere. La gente se informata, se educata… gli italiani scelgono e scelgono bene. Quello che mi suona come obbligatorietà suona sempre male", ha detto questa mattina in collegamento dalla Versilia con ‘Agorà estate' su Rai3.

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