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Covid 19

L’annuncio di Conte: “Il vaccino per il Coronavirus non deve essere obbligatorio”

Per il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il vaccino per il Coronavirus non dovrà essere obbligatorio: “Non ritengo debba essere obbligatorio, ma deve essere messo a disposizione”, afferma augurandosi che comunque il vaccino anti-Covid arrivi entro la fine dell’anno, sulla base di proiezioni comunque ritenute “ottimistiche”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il vaccino per il Coronavirus in Italia non sarà obbligatorio. Questa, almeno, è la linea esplicitata dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante un evento a Ceglie Messapica, in Puglia. Nessun obbligo, quindi, per il vaccino anti-Covid che Conte si augura possa arrivare in tempi brevi, magari entro la fine dell’anno. “Non ritengo debba essere obbligatorio, ma deve essere messo a disposizione”, afferma il presidente del Consiglio nel corso dell’evento. Durante il quale parla anche dei tempi per averlo a disposizione, non nascondendo un po’ di cauto ottimismo: “Se mi dovessero confermare queste proiezioni ottimistiche c’è la possibilità di mettere il vaccino presto a disposizione di tutti e anche di altri Paesi Ue. Quanto presto? Mesi diciamo. Entro l’anno? Speriamo”. Un augurio, quindi, nella speranza che il vaccino arrivi già entro la fine del 2020.

Ponte sullo Stretto, Conte pensa a struttura sottomarina

Conte, durante l’evento, non parla solo del vaccino. In una lunga intervista, infatti, si sofferma anche sul Ponte sullo Stretto di Messina, sostenendo che un’ipotesi più percorribile sia quella di una struttura sottomarina. E non solo, perché guarda anche al futuro e a ciò che avverrà a settembre, considerando anche l’instabilità della maggioranza: “Il mio ruolo è quello di orientare le forze della maggioranza all’interesse generale”.

Conte: pubblicheremo tutti i verbali

Poi il presidente del Consiglio torna sulla gestione dell’emergenza Coronavirus, partendo dalla mancata istituzione della zona rossa ad Alzano e Nembro: per Conte dire che “ho mentito ai pm è una sonora sciocchezza”. Anzi, rivendica di aver agito con “ponderazione e responsabilità”. Sulla decisione di aver posto in lockdown tutto il Paese, il presidente del Consiglio aggiunge: “Mettere in sicurezza il Sud significa mettere in sicurezza il Paese”. Infine, un passaggio per replicare alle accuse di questi giorni sui verbali del Comitato tecnico-scientifico che hanno poi portato alle decisioni prese dal governo, soprattutto in tema di lockdown: “Quando c’è un processo decisionale così delicato io rivendico che quei verbali restino riservati. Ma non ho mai posto il segreto di Stato. E consentirò la pubblicazione di tutto, non abbiamo nulla da nascondere”.

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