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Trieste, Lamorgese: “Ordine pubblico in pericolo, agenti hanno dovuto usare idranti e lacrimogeni”

“Nonostante il richiamo del prefetto di Trieste alla palese illegittimità dello sciopero, è stato attivato un presidio al varco 4. Nei momenti di maggiore tensione si è prefigurato il pericolo di degenerazione dell’ordine pubblico ed è stato necessario l’uso di idranti e lacrimogeni”: lo ha detto la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, durante l’informativa in Parlamento sulle proteste No Green Pass.
A cura di Annalisa Girardi
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Lo sciopero dei portuali di Trieste contro il Green Pass era illegittimo. Lo ha detto la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, intervenendo in Parlamento per un'informativa sugli scontri che si sono verificati negli ultimi giorni a Trieste tanto quando a Roma e Milano. Dopo aver parlato di quanto accaduto nella Capitale e aver respinto le accuse arrivate da alcune forze politiche su un presunto ritorno della "strategia della tensione" nella gestione dell'ordine pubblico, Lamorgese ha parlato di quanto accaduto invece nel capoluogo friulano nel giorno dell'entrate in vigore delle nuove regole sul Green Pass a lavoro. "Il Coordinamento dei lavoratori portuali di Trieste rappresenta una minoranza di lavoratori", ha detto la ministra, spiegando che ad ogni modo l'intervento delle forze dell'ordine si sia reso necessario per "scongiurare il blocco del porto".

A circa 700 tir, infatti, secondo quando riportato da Lamorgese, sarebbe stato impedito di raggiungere l'area portuale durante le manifestazioni e il sit-in: "Nonostante il richiamo del prefetto di Trieste alla palese illegittimità dello sciopero, è stato attivato un presidio al varco 4", che ha impedito le operazioni di scarico e carico merci a 700 mezzi pesanti, ha detto. La decisione di sgomberare il porto, ha proseguito, è stata presa domenica in seno al Comitato per l'ordine e la sicurezza: "A fronte di tale situazione il prefetto ha indetto un comitato urgente di sicurezza in cui si è condiviso di effettuare lo sgombero. Nei momenti di maggiore tensione si è prefigurato il pericolo di degenerazione dell'ordine pubblico ed è stato necessario l'uso di idranti e lacrimogeni".

E ancora: "L'ordine pubblico è stato sempre gestito dalle forze dell'ordine con equilibrio che rappresenta l'elemento cardine della democrazia e alla quale la polizia si sta attenendo per non creare una cortina di ostilità e di diffidenza". Tuttavia, quando la protesta è stata costretta a spostarsi in centro città, contro gli agenti sono stati "lanciati sassi e bottiglie", Per i fatti di Trieste, inoltre, ha spiegato la ministra, sono scattate quattro denunce: le indagini, però, sono ancora in corso. Infine Lamorgese ha parlato di "caratteristiche analoghe ai fatti di Roma".

Lamorgese ha poi continuato comunicando che il ministro Stefano Patuanelli incontrerà i manifestanti del porto di Trieste. Che al momento è tornato pienamente agibile. "Non si può abbassare la guardia, va tenuta la massima attenzione per evitare che sia turbata la tranquillità della comunità nazionale garantendo sempre l'equilibrio tra libera manifestazione del dissenso e tutela dei diritti fondamentali dei cittadini", ha aggiunto Lamorgese. Per poi concludere: "Bisogna mantenere la massima attenzione affinché non sia turbata la tranquillità della comunità nazionale".

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