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Terremoto in Marocco nella regione di Marrakech

Terremoto in Marocco, Tajani: “Ci sono 200 italiani nella zona, per ora nessun morto o ferito”

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha dato rassicurazioni sugli italiani presenti nella zona di Marrakech in Marocco, colpita questa notte da un terremoto di magnitudo 7. Si tratta di circa 200 persone, l’ambasciata le ha contattate tutte: non ci sarebbero morti né feriti.
A cura di Luca Pons
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Non ci sono italiani né tra i feriti né tra le oltre 600 vittime del terremoto di magnitudo 7 che questa notte ha colpito la regione di Marrakech, in Marocco. Ad assicurarlo è stato il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un intervento su La7. "Al momento non abbiamo notizia di italiani feriti né vittime", ha riferito. "Quindi le cose per i nostri connazionali potrebbero essere andate in modo migliore rispetto ai tanti marocchini purtroppo deceduti".

Secondo quanto riportato da Tajani, c'erano "circa 200 italiani in quella parte del Marocco al momento delle scosse". Già dalle prime ore dopo il sisma, comunque, "ambasciata e consolati si sono subito mobilitati" per rintracciare i cittadini italiani e assicurarsi delle loro condizioni. "Dall'Unità di crisi sono stati inviati messaggi a tutti gli italiani nel Paese", ha spiegato il ministro.

Per eventuali rimpatri e piani di rientro per gli eventuali connazionali italiani che volessero – o dovessero – lasciare il Marocco, Tajani ha invitato a non andare all'aeroporto di Marrakech. In un primo momento, "era importante contattare tutti gli italiani, cosa che è stata fatta", e la possibilità era che restassero chiusi tutti gli aeroporti del Marocco. Invece, il ministro ha detto che chi vuole lasciare il Paese deve passare da Casablanca o Rabat. "Invitiamo i nostri connazionali a non andare all'aeroporto di Marrakech", ha detto.

Il terremoto ha devastato la regione colpita tanto che al momento – ma si tratta delle prime rilevazioni dopo la notte – le agenzie di stampa stimano il numero di vittime in circa 600 e i feriti a centinaia. La scossa è arrivata alle ore 23.11 di ieri sera, venerdì 8 settembre, ed è durata circa trenta secondi. A quanto risulta sarebbero saltati internet ed elettricità, rendendo più complesse le comunicazioni. I cittadini dell'area hanno trascorso la notte fuori casa, per evitare che una seconda scossa colpisse mentre si trovavano nelle loro abitazioni.

Questa mattina lo stesso Tajani, così come la presidente del Consiglio Giorgia Meloni – impegnata al G20 di Nuova Delhi – hanno espresso la vicinanza del governo italiano al Marocco, al suo. governo e alla popolazione colpita. La Farnesina sta monitorando la situazione, e ha ricordato che per tutte le segnalazioni o le emergenze il numero da contattare è quello dell'Unità di crisi: +39 06 36225

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