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Stati generali M5s, gli iscritti dicono sì a organo collegiale e ad alleanze con altri partiti

Gli iscritti del Movimento 5 Stelle hanno votato sui punti emersi dal dibattito degli Stati generali e hanno dato il via libera all’istituzione di un organo collegiale al posto del capo politico e alle alleanze con altre liste e partiti, sia prima che dopo il voto. Cambiano anche le regole sull’organizzazione interna e sulle candidature.
A cura di Stefano Rizzuti
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Sì agli accordi con le altre forze politiche alle elezioni e sì al passaggio dal capo politico a un organo collegiale. Sono queste alcune delle novità introdotte nel Movimento 5 Stelle dopo la votazione avvenuta sulla piattaforma Rousseau sui punti emersi dalla discussione degli Stati generali. Si è conclusa oggi la consultazione su 24 quesiti: 23 riguardavano i documenti di sintesi relativi agli Stati generali, l’altro ha invece confermato l’elezione a tesoriere, su proposta del garante Beppe Grillo, di Claudio Cominardi: per lui il 52,6% dei sì, il 13,5% di no e il 33,9% di schede bianche.

Gli altri quesiti riguardano alcuni punti più politici, concernenti il futuro del Movimento. Gli attivisti del M5s hanno deciso di introdurre i principi fondativi all’interno di una carta dei valori, ispirando inoltre tutti gli organi al principio di collegialità. Ancora, si è deciso di potenziare la struttura dei referenti territoriali e di valorizzare il ruolo degli attivisti, riconoscendo inoltre i gruppi locali. I quali avranno a disposizione anche luoghi di incontro fisici e online. Tra le proposte approvate (nessuna è stata, in realtà, respinta dagli attivisti) c’è anche quella di organizzare più incontri tematici a livello locale e nazionale.

M5s, si passa dal capo politico all'organo collegiale

Altro passaggio importante è quello dal capo politico all’organo collegiale, che dovrà essere appositamente istituito. Cambiano anche le elezioni degli organi collegiali, che dovranno essere individuali, così come si punta a una gestione centralizzata delle risorse economiche, con un potenziamento del sistema di finanziamento. Più risorse dovranno essere destinate ai livelli locali, mentre si prevede un aumento del numero dei componenti dei singoli organi di garanzia. Si istruiranno inoltre anche i collegi dei probiviri regionali, funzionanti come un organo di giudizio di primo grado. Un punto riguarda anche la necessità di stipulare un contratto di servizio con il gestore della piattaforma.

Le candidature e le alleanze con liste e partiti

Poi si passa alle candidature, tra gli aspetti più critici. Si è deciso di rivedere il meccanismo di merito nella selezione dei candidati. Per quanto riguarda le candidature regionali, politiche ed europee si punta a valorizzare chi ha già avuto mandati da consigliere comunale: in questo caso, però, i consensi sono stati minori. Se, per le altre votazioni, erano quasi sempre tra il 75% e il 95%, in questo caso i sì sono stati solo il 64%. Si autorizzano, poi, le candidature alle elezioni provinciali, così come le attività di formazione politica per i candidati. Ultimo capitolo è quello delle elezioni: il 72% degli iscritti si è detto d’accordo ad autorizzare accordi con altre forze politiche, prima o dopo il voto. Ma i contenuti e gli interlocutori dovranno essere sempre autorizzati a livello nazionale. Infine, gli attivisti si sono detti favorevoli all’autorizzazione della presentazione di candidati del M5s anche nelle liste civiche nei comuni sotto i 15mila abitanti.

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