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Speranza dice che le terapie intensive sono oltre la soglia critica già in 5 Regioni

Roberto Speranza ha annunciato al Senato che non è il momento di abbassare la guardia, né di ridurre le restrizioni anticovid. Il ministro della Salute ha spiegato che preoccupano i dati della curva del contagio, soprattutto alla luce della variante inglese che circola “e presto sarà prevalente” e delle terapie intensive sopra la soglia critica in cinque Regioni.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Non abbassare la guardia. È questo il concetto chiave che Roberto Speranza ha illustrato al Senato, nelle sue comunicazioni sulle misure per contrastare il Covid-19. Il ministro della Salute ha spiegato che non siamo ancora in una fase in cui si possono allentare le restrizioni, anzi. Speranza ha annunciato che ci sarà un nuovo dpcm, in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. Il ministro, confermato al suo posto dal neopresidente del Consiglio Mario Draghi, ha spiegato che "stando ai numeri e alle valutazioni della cabina di regia, è fondamentale mantenere un approccio di grande prudenza". Anche se "grazie alle misure severe delle festività di Natale il nostro tasso di incidenza in Italia è migliore rispetto ad altri Paesi europei", i dati sul contagio da Covid "vanno letti nella loro progressiva evoluzione".

Roberto Speranza ha ricordato che il peggioramento della curva colpisce con alcune settimane di ritardo, e che "in Italia si confermano segnali di tendenza a un incremento": l’incidenza settimanale "supera i 200 casi ogni 100mila abitanti in tre Regioni" ed è "ancora lontana dal livello di casi che consentirebbe l’identificazione e il tracciamento dei contatti". Tanto che il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione "aumenta, arrivando a 29mila". A causa di questo livello di incidenza le terapie intensive sono sopra la soglia critica del 30% in 5 Regioni, "con dato nazionale al 24%". L’Rt medio "è pari a 0,99 e in crescita – ha spiegato il ministro della Salute – Dieci Regioni hanno un Rt puntuale maggiore a 1", e questo significa che "l’Rt si avvia a superare la soglia di 1". Con un Rt superiore a 1 "il numero di contagi aumenta costantemente in modo significativo", ha avvisato Speranza.

I numeri, secondo Speranza, "non lasciano spazi a dubbi interpretativi". Il 20 marzo "avevamo registrato 6.237 casi", in estate "siamo passati dai 788 casi di luglio ai 10mila di media a settembre, con 183mila casi a settimana a ottobre". Per il ministro della Salute, rafforzare le misure ha consentito di affrontare le difficoltà. Perciò la parola chiave è prudenza, "tanto in più in questa fase con la presenza delle varianti". La variante inglese "è presente diffusamente in gran parte del territorio nazionale – ha spiegato Speranza – l’ultimo studio l’ha certificata nel 17% dei casi, ma il dato è in forte crescita". Presto "questa variante sarà prevalente, come già lo è negli altri Paesi europei".

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