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Sondaggi politici, Fratelli d’Italia chiude il 2022 al primo posto con il 28,7%, ancora in calo il Pd

Giorgia Meloni chiude il 2022 con un consenso personale del 44,1%. Il dato emerge dall’ultimo sondaggio settimanale elaborato da Termometro politico.
A cura di Annalisa Cangemi
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Secondo quanto emerge dal sondaggio settimanale di Termometro Politico, realizzato tra il 27 e il 29 dicembre, la fiducia nella presidente del Consiglio Giorgia Meloni resta stabile e non subisce sostanziali variazioni. Sono il 44,1% infatti gli elettori che si ritengono soddisfatti dell'operato della premier e che dichiarano di avere fiducia in lei. Solo il 38,2% dice di non avere alcuna fiducia in lei. Mentre il 16,9% dice di averne poca.

Per quanto riguarda invece i principali partiti, Fratelli d'Italia chiude il 2022 al primo posto con il 28,7% dei consensi. Cresce di un decimo al 17,7% il M5s mentre il Pd è ancora in calo al 16,3%. La Lega di Matteo Salvini, al 8,4%, è insidiata da Azione/Italia Viva (8,3%). Più giù troviamo Forza Italia al 6,8%, Sinistra/Verdi al 3,3%, +Europa e Italexit (ciascuna al 2,4%), Unione Popolare all'1,7% e Italia Sovrana all'1,5%.

Che evoluzione avrà la guerra in Ucraina nel 2023?

Rispetto all'evoluzione della guerra in Ucraina, gran parte degli intervistati (il 44%) pensa che il conflitto finirà con un compromesso, per cui l'Ucraina cederà parte dei territori occupati dalla Russia. Meno quotate le altre ipotesi: il 16% ritiene che il conflitto continuerà con una lenta riconquista ucraina dei territori occupati dai russi; per il 10,5% ci sarà un'escalation con il coinvolgimento diretto anche di altri Paesi; per il 9,4% la guerra continuerà e la Russia conquisterà nuovi territori; infine solo l'8,7% pensa che terminerà con un ritiro della Russia perlomeno dai territori occupati nel 2022.

Cosa pensano gli italiani della situazione Covid in Cina

Il sondaggio affronta anche il cambiamento di atteggiamento della Cina di fronte al Covid. La maggioranza degli intervistati approva il cambio di rotta, ma sono diverse le interpretazioni sull'impatto che questa scelta avrà in Occidente: il 40,4% afferma di non essere particolarmente preoccupato per nuove varianti provenienti dalla Cina, il 24,3% teme varianti più patogene mentre il 25,2% ritiene che ora anche da noi aumenteranno i casi e le nuove varianti.

4 italiani su 10 dicono di sentirsi meno fiduciosi di prima verso il 2023

Quasi quattro italiani su dieci affermano di sentirsi meno fiduciosi di prima verso il 2023: il 29,9% dice di sentirsi più fiducioso, il 19,4% poco fiducioso come un anno fa, il 9,9% piuttosto fiducioso come un anno fa, mentre il 39,6% si dichiara meno fiducioso rispetto all'anno scorso. Un certo pessimismo emerge anche dalla percezione degli italiani sull'andamento economico del Paese. Il 39,4% ritiene che nel 2023 l'economia italiana andrà peggio delle previsioni, il 34,9% che andrà all'incirca come dicono le previsioni; solo il 23,1% crede che andrà meglio rispetto alle previsioni, mentre il 2,6% non sa o preferisce non rispondere.

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