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Sondaggi elettorali, Pd a un passo dal M5S: li separa meno di un punto e mezzo

Secondo il sondaggio di YouTrend diffuso ieri la somma dei partiti sinistra e di centrosinistra otterrebbe il 27,2%, cioè equivale alla metà del bacino di voti su cui può contare la maggioranza giallo-verde, che sarebbe al 54,5% (due settimane faceva registrare il 55,5%).
A cura di Annalisa Cangemi
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L'ultimo sondaggio di YouTrend mostra come il Partito Democratico si trovi ormai sulla rampa di lancio: in due settimane guadagna l'1,7%, e supera la soglia del 20%. Un successo già evidenziato dalla rilevazione effettuata ieri da Emg Acqua per Agorà, che dava il Pd di Zingaretti al 21%. Secondo YouTrend il Pd sarebbe al 20,8% (Due settimane fa era al 19,1%). Tra i dem e i pentastellati ci sarebbe una distanza di meno di un punto e mezzo.

La Lega di Matteo Salvini resta sempre primo partito, con oltre 1o punti di distacco dagli alleati di governo. Ma il Carroccio deve fare i conti con una lieve flessione: se si votasse oggi la Lega porterebbe a casa il 32,3% dei voti, mentre due settimane era al 33,2% (perde lo 0,9%). Il M5S è abbastanza stabile, perde soli lo 0,1% e si mantiene intorno al 22%, esattamente al 22,2% (due settimane fa era al 22,3%). Non riesce a entusiasmare l'elettorato nemmeno la presa di posizione forte del M5S, che ha deciso di boicottare il tredicesimo Congresso mondiale delle famiglie che si terrà a Verona il prossimo fine settimana, dal 29 al 31 marzo. In questo caso il Movimento guidato da Luigi Di Maio ha assunto una posizione diametralmente opposta a quella della Lega, differenziandosi in modo netto sulle tematiche che riguardano la parità di genere, i diritti civili, e gli equilibri all'interno della famiglia. Ma questi temi non sembrano ancora far presa sull'elettorato.

Complessivamente i due partiti dell'esecutivo totalizzano il 54,5% (due settimane faceva registrare il 55,5%). Una percentuale superiore a quella che i partiti al governo hanno ottenuto alle elezioni politiche del 4 marzo 2018, ma di certo ma inferiore al dato registrato alla nascita del governo Conte. Questo calo è sicuramente la conferma di un calo complessivo di consensi che hanno subito Lega e M5S. La somma dei partiti sinistra e di centrosinistra otterrebbe il 27,2%, cioè equivale alla metà del bacino di voti su cui può contare la maggioranza.

Non brillano nemmeno le opposizioni di centrodestra: sia Forza Italia sia Fratelli d'Italia perdono entrambe lo 0,2%. Gli azzurri si attestano al 9,8%, e il partito guidato da Giorgia Meloni è al 4,3%. Anche +Europa in calo è al 3,1% (-02% in due settimane); l'area che prima rientrava nel cartello elettorale di LeU non ha avuto variazioni, non si muove dal 2,3%; stesso discorso per Potere al Popolo, fermo all'1,7%.

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