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Sondaggi elettorali, la crisi del M5s continua: nelle rilevazioni è stabilmente sotto il 25%

Gli ultimi sondaggi elettorali mostrano un trend comune che evidenzia la crisi del Movimento 5 Stelle: i pentastellati faticano a riprendersi e in tutte le rilevazioni si attestano tra il 24% e il 25%, ben al di sotto del risultato del 4 marzo 2018. E la Lega è sempre più lontana, stabilmente sopra al 31%.
A cura di Stefano Rizzuti
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C’è un elemento comune a tutti gli ultimi sondaggi elettorali. Che, di certo, non fa piacere al Movimento 5 Stelle. Tutte le rilevazioni mostrano un continuo calo dei pentastellati che non riescono a raggiungere neanche il 25%. Ben al di sotto, dunque, del risultato clamoroso delle elezioni politiche del 4 marzo. E, allo stesso tempo, si conferma la marcata distanza con la Lega, sempre più in testa da sola: in tutti i sondaggi è ben al di sopra del 30%. La prima rilevazione considerata è quella di Winpoll per Scenaripolitici.com: il Carroccio registra il 31,5% dei consensi. Seguito a debita distanza dal Movimento 5 Stelle al 24,8%. Nel centrodestra rimangono lontani anche Forza Italia (9,2%) e Fratelli d’Italia (4,2%). Nel centrosinistra, invece, il Pd sarebbe al 13,1%, un dato dovuto anche alla rilevazione del valore di un eventuale partito di Matteo Renzi, che si attesterebbe all’8,2%.

Nello stesso sondaggio si valuta anche la fiducia nel governo. Molto alta per il 27% degli intervistati, soprattutto tra gli elettori del Movimento 5 Stelle (e solo per un terzo di quelli della Lega). Abbastanza fiducia da parte del 31% del campione, soprattutto quello di fede leghista, ma anche tra gli elettori di Forza Italia. Poca fiducia per il 17% e nessuna fiducia per il 25%, a partire dagli elettori del Pd. Per quanto riguarda i singoli leader politici, si chiede di valutare la fiducia su di una scala da 1 a 10. Questi i risultati: Silvio Berlusconi 3,4; Nicola Zingaretti 3,8; Alessandro Di Battista 4,2; Luigi Di Maio 4,4; Giuseppe Conte 5,3; Matteo Salvini 5,9; Sergio Mattarella 7,2.

Il sondaggio Tecné

Un’altra rilevazione, effettuata da Tecné per Quarta Repubblica, mostra anche la differenza tra i consensi di oggi e quelli del 7 gennaio, un mese fa. La Lega è in testa con il 32,1%, lo 0,3% in più rispetto a gennaio. Il M5s si conferma stabile al 25%, mentre il Pd è in calo: dal 17,8% al 17,3%. Sale Forza Italia all’11,7% (+0,8%), stabile Fratelli d’Italia al 4,1%. Nello stesso sondaggio si chiede agli intervistati se Salvini debba essere processato per il caso della nave Diciotti: risposta positiva dal 29% e negativa dal 55%. Il restante 16% non si esprime. Interessante, sul caso, il giudizio degli elettori M5s: dice no al processo il 54%, favorevole il 34%. Sulla Tav, invece, il giudizio è netto: la vuole il 61% degli intervistati. Contrario solo il 25%.

Il sondaggio Swg

Ultimo sondaggio preso in considerazione è quello di Swg per La7. In questo caso è ancora più accentuata la differenza tra Lega e Movimento 5 Stelle: il Carroccio è al 33,8%, quasi 10 punti in più dei 5s, al 24%. Male il Pd, al 16,8%. Mentre Forza Italia è all’8,3% e FdI al 4,3%. In leggera ripresa gli altri partiti di centrosinistra: +Europa al 3,1%, Potere al Popolo al 2,5% e gli ex Leu al 2,9%. Un’altra domanda riguardante il caso Diciotti e il processo a Salvini conferma quanto già mostrato da altri sondaggi: il 27% è favorevole al processo a carico del ministro dell’Interno, il 63% è invece contrario. Non si esprime il restante 10%.

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