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Scuola, la Dad resterà per classi interattive tra Sud e Nord e per collegamenti con l’estero

Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha detto che la dad non sarà abbandonata del tutto per il prossimo anno scolastico: “Come l’abbiamo vista l’anno scorso la Dad il prossimo anno non ci sarà: ci sarà un insieme di ragazzi e insegnanti che con più forza e capacità sapranno dominare lo strumento, per fare classi interattive tra Sud e Nord, tra l’Italia e altri Paesi”.
A cura di Annalisa Cangemi
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La scuola sarà in presenza, ma la dad non sarà cancellata del tutto. Il ministro dell'Istruzione Bianchi ha spiegato che questo strumento potrà servire per creare connessioni tra classi geograficamente distanti tra loro: "Come l'abbiamo vista l'anno scorso la Dad il prossimo anno non ci sarà: ci sarà un insieme di ragazzi e insegnanti che con più forza e capacità sapranno dominare lo strumento, per fare classi interattive tra Sud e Nord, tra l'Italia e altri Paesi", ha detto a SkyTg24.

"In questi mesi – ha ricordato – abbiamo usato la Dad non in alternativa alla presenza, ma in alternativa alla totale assenza: se non ci fosse stato questo strumento e la capacità di molti insegnanti di utilizzarlo molti ragazzi non avrebbero avuto nessun collegamento con la scuola. Lo strumento poi è cambiato, si è evoluto e abbiamo imparato ad usarlo".

L'anno prossimo certo sarà possibile mantenere la Dad per alcuni casi, "ma vorrei che il modo di insegnare tenesse conto della possibilità di usare strumenti di questa natura: collegamenti con una classe in Germania o con un esperto negli Stati Uniti. Sono strumenti che ci permettono di migliorare il nostro modo di insegnare".

"I ragazzi tutto il giorno lavorano al pc o hanno il telefonino: dobbiamo utilizzare questa loro capacità per fare una didattica più aperta, più partecipata e senza paura degli strumenti", ha spiegato.

A livello scolastico "non siamo sempre all'inseguimento" dell'Europa, "non siamo i figli poveri": "Il nostro sistema educativo e i nostri insegnanti hanno dimostrato di aver fatto passaggi importanti, dall'attenzione all'inclusione scolastica all'educazione ambientale".

"Abbiamo molti problemi, ma nel complesso molti elementi in cui possiamo essere e siamo considerati quelli all'avanguardia. Non quelli là virtuosi e noi disperati all'inseguimento: no, siamo pienamente integrati e dobbiamo utilizzare le risorse del Pnrr e tutti gli strumenti, anche quelli digitali, per essere ancora più integrati e in materia di inclusione e di educazione ambientale possiamo anche considerarci una punta europea", ha detto ancora.

Vaccini ai 12enni

Secondo Bianchi "Il tema vaccini è cruciale: in pochissimo tempo siamo riusciti a scalare l'età dei vaccinati. Contiamo molto sulla decisione dell'Ema del 28 maggio di fare i vaccini Pfizer ai 12-15enni. Dà l'idea di come sia stata veloce e rapida la risposta della scienza di fronte alla richiesta, che tutti avevamo fatto, di mettere in sicurezza i nostri ragazzi".

"Abbiamo già operato con il ministro Speranza e gli altri per gestire in sicurezza la riapertura delle scuole, anche sui trasporti", ha proseguito il ministro: "Ho apprezzato molto che la Regione Lazio abbia già reso disponibile la possibilità di vaccinare i ragazzi che faranno la maturità", ha concluso.

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