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Scontro Italia-Germania su migranti, Crosetto: “Mi aspettavo aiuto, non finanziamenti alle Ong”

Il botta e risposta a distanza tra Guido Crosetto e il ministero degli Esteri tedesco continua: il titolare della Difesa ha definito “molto grave” il finanziamento del governo di Berlino alle Ong, accuse rispedite al mittente, perché “salvare le persone in mare è un dovere giuridico”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Alta tensione tra Italia e Germania sul tema migranti. Un'intervista del ministro della Difesa, Guido Crosetto, che parlando con La Stampa ha definito "molto grave" il finanziamento del governo di Berlino alle Ong che operano nel Mediterraneo, ha scatenato la reazione del ministero degli Esteri tedesco: "Salvare le persone che annegano e si trovano in difficoltà in mare è un dovere giuridico, umanitario e morale – ha detto un portavoce della diplomazia di Berlino all'Ansa – Come le guardie costiere nazionali, in particolare quella italiana, anche i soccorritori civili nel Mediterraneo centrale svolgono un compito di salvataggio con le loro imbarcazioni, mentre salvano le persone in difficoltà in mare".

Nei giorni della grande difficoltà italiana nel gestire i flussi migratori, con il caso Lampedusa che sta parzialmente rientrando – ma solo per via delle condizioni meteo avverse – il ministero degli Esteri tedesco ha sottolineato l'impegno del governo federale nel "riformare il sistema europeo comune di asilo al fine di creare un sistema sostenibile e solidale". Quanto al programma di sostegno finanziario, ha chiarito: "L'obiettivo è quello di sostenere sia il soccorso civile in mare che i progetti a terra per le persone soccorse in mare".

In serata la replica, durissima, di Guido Crosetto: "In merito alle recenti e rinnovate dichiarazioni sull’operato del governo italiano e, in particolare, sulla questione dei salvataggi dei migranti e dei finanziamenti alle Ong, voglio ricordare che mi sarei aspettato aiuto e solidarietà in un momento di difficoltà, come abbiamo l’abitudine di fare noi italiani con tutte le nazioni, quando sono in difficoltà – ha detto il ministro della Difesa – A noi italiani viene naturale".

"Per quanto riguarda il tema specifico, mi sono limitato a sottolineare, in una intervista, che, invece, la loro risposta è stata quasi esclusivamente quella di aiutare e finanziare alcune Ong tedesche e non – ha continuato Crosetto – Per quanto riguarda i salvataggi in mare, infine, voglio rammentare agli amici tedeschi che quelli effettuati dalle Ong rappresentano appena il 5%, mentre le varie istituzioni italiane, in primis le capitanerie di porto, la Guardia di Finanza e la Marina Militare, che ha tra i suoi doveri istituzionali quello del salvataggio in mare di chiunque si trovi in difficoltà, rappresentano la maggior parte dei salvataggi stessi".

E ha concluso: "Se la Germania avesse a cuore il destino delle persone in difficoltà e volesse davvero aiutarci a salvare vite potrebbe aiutare a costruire quello che chiamiamo piano Mattei per l’Africa, a combattere seriamente i criminali che trafficano in esseri umani e dare una mano alle istituzioni e i corpi, militari e civili, della Repubblica italiana. Ne saremo ben felici".

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