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Ancora 2mila persone nell’hotspot di Lampedusa, situazione critica a Porto Empedocle

Ancora a sbarchi a Lampedusa nella notte: sono circa 300 i migranti approdati sull’isola. Proseguono i trasferimenti, ma nell’hotspot ci sono ancora 2mila persone.
A cura di Annalisa Cangemi
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Ancora sbarchi a Lampedusa, dove l'hotspot di contrada Imbriacola è ancora al collasso. Nella notte sulla maggiore delle Pelagie sono approdati altri migranti: le persone sbarcate sull'isola nella notte sono circa 300, che viaggiavano a bordo di diverse imbarcazioni. I migranti sono stati trasferiti al centro di contrada Imbriacola, dove ci sono circa 2.000 persone al momento. Nella giornata di ieri a Lampedusa si sono registrati 7 sbarchi con un totale di 475 persone.

Mentre il governo ha varato nuove norme, con la promessa di costruire nuovi Cpr, e di prolungare la permanenza dei migranti entrati in modo irregolare all'interno dei centri fino a 18 mesi, sono ripresi i trasferimenti dall'hotspot verso altre strutture sulla terraferma. Questa mattina 450 migranti lasceranno l'isola via nave, mentre 180 saranno trasferiti con i voli.

L'insofferenza e il malcontento dei lampedusani continuano a farsi sentire: "Continueremo a bloccare la realizzazione di una tendopoli e di ogni altra struttura del genere", ha detto il leader della protesta di Lampedusa, Giacomo Sferlazzo, sull'ipotesi di una tendopoli da realizzare a Capo Ponente. Il questore di Agrigento ha spiegato però che non è destinata ai migranti, ma ad accogliere gli operatori delle forze dell'ordine nei periodi di emergenza. Ma i lampedusani non si fidano. "Una cosa vorrei che fosse chiara – ha sottolineato Sferlazzo – all'esterno e all'interno: non abbiamo fatto scendere dalla nave i mezzi militari inviati dal governo per consentire di fare una tendopoli a Capo Ponente. Non lo permetteremo mai".

E la situazione si sta già facendo critica in altre città della Penisola, dove nascono nel giro di poche ore nuove tendopoli. Problemi soprattutto a Porto Empedocle, dove la struttura di accoglienza presente sul molo della cittadina è arrivata oltre il limite della capienza, al punto che si sono verificate delle fughe di almeno un centinaio di migranti, in cerca di cibo. "In 200-300 sono scappati non per andare in altri luoghi, ma per andare a cercare qualcosa da mangiare e bere. È veramente vergognoso", ha raccontato il sindaco di Porto Empedocle Calogero Martello.

Da domenica le persone stipate hanno tentano più volte di fuggire. È difficile rintracciare chi ha lasciato la struttura, perché differenza delle fughe dal centro d'accoglienza di Lampedusa, da Porto Empedocle è più facile

Ieri sera la prefettura di Agrigento, dopo che si erano riscontrate difficoltà nel reperire ditte che mettessero a disposizione i propri mezzi per trasferire i profughi, è riuscita a trovare quattro pullman di compagnie di autolinee e due di polizia ed Esercito per trasferire 600 persone dalla tensostruttura di Porto Empedocle. E così sono ripresi anche i trasferimenti dal centro di Lampedusa, che erano stati bloccati proprio per i problemi della struttura allestita nella città in provincia di Agrigento.

Alarm Phone lancia un nuovo SOS

Un nuovo Sos arriva dal Mediterraneo centrale. A lanciarlo è Alarm Phone per 52 persone partite da Bengasi e in pericolo nelle acque internazionali a largo della Libia. "Chiedono soccorso urgente – fa sapere l'ong-. Riferiscono forti piogge e temono per la loro vita. Le autorità sono allertate e chiediamo il salvataggio immediato in un luogo sicuro". Intanto Alarm Phone ha perso i contatti con 24 migranti in difficoltà. "Ci hanno chiamato una volta e dopo non siamo più riusciti a riconnetterci". Anche in questo caso il gruppo era scappato dalla Libia. "Non conosciamo il loro destino attuale poiché le autorità non condividono alcuna informazione come al solito", ha aggiunto il call center per i migranti.

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