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Elly Schlein risponde a Lollobrigida: “Sostituzione etnica? Parole indegne, da suprematismo bianco”

La segretaria del Pd ha risposto alle parole del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che ha parlato del rischio di “sostituzione etnica” in Italia. Sono parole “indegne”, ha detto Elly Schlein, “che ci riportano agli anni ’30”.
A cura di Luca Pons
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"Questo è il momento in cui dobbiamo capire da che parte vogliamo stare della Storia. E noi sappiamo da che parte non vogliamo stare: dalla parte di un ministro che parla di sostituzione etnica, che è un linguaggio da suprematismo bianco". Così Elly Schlein, segretaria del Partito democratico, ha risposto alle parole del ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, che oggi intervenendo al congresso Cisal ha detto: "Non possiamo arrenderci all'idea della sostituzione etnica. ‘Vabbè, gli italiani non fanno figli, li sostituiamo con qualcun altro'. Non è quella la strada".

Schlein ha ribattuto durante una manifestazione di protesta contro il decreto Cutro. "Continueremo a fare opposizione a queste norme disumane", ha detto. Quelle di Lollobrigida "sono parole indegne da parte di chi ricopre il ruolo di ministro, che ci riportano agli anni '30 e vengono dette, per altro, nel giorno in cui il presidente Mattarella è in visita ad Auschwitz".

Hanno "il sapore del suprematismo bianco", ha ribadito, augurandosi che "Giorgia Meloni prenda le distanze con forza. Perché quando tutti i giorni ministri o alte cariche dello Stato fanno dichiarazioni di questo tipo smettono di essere incidenti ma diventa uno schema e noi ci opporremo con forza a questo schema".

Il dl Cutro oggi è in discussione al Senato: "Ci stiamo opponendo al passaggio di questo disumano decreto Cutro, che negli ultimi giorni si è arricchito di norme disumane che vogliono smantellare un'accoglienza diffusa, l'unica in grado di garantire la vera inclusione delle persone che arrivano, con il coinvolgimento dei sindaci e delle comunità locali", ha chiosato Schlein. "Non si può continuare a trattare come emergenziale per convenienza elettorale, come fa la destra da anni in questo Paese, un fenomeno strutturale come quello dell'immigrazione".

Il dl "riesce a smantellare il sistema di accoglienza in modo più violento dei decreti sicurezza" e porta avanti l'idea di "fare saltare la protezione speciale che esiste almeno in 18 Paesi europei nonostante le bugie di Giorgia Meloni. Basta", ha concluso la segretaria, "con l'ipocrisia di prendersela sempre con i migranti irregolari e mai con i datori di lavoro che li impiegano irregolarmente".

Reazioni dure alle parole del ministro Lollobrigida sono arrivate anche da altri esponenti dell'opposizione. "Riesumare il vecchio refrain della ‘sostituzione etnica' riporta il governo ad una postura incompatibile con una presenza autorevole in Europa. Siamo di fronte ad un’involuzione sbagliata e pericolosa per l’Italia", ha scritto su Twitter il leader di Azione, Carlo Calenda. Sulla stessa linea Raffaella Paita, di Italia viva: "Le parole del ministro Lollobrigida sono gravissime", ha twittato.

Sono intervenuti anche altri esponenti del Pd, come il senatore Filippo Sensi: "Un ministro della Repubblica che, evoca la pseudo-dottrina della sostituzione etnica non è degno dell'incarico che ricopre. Non credo ci sia altro da dire. Mi vergogno per lui, per noi". Toni Ricciardi, deputato Pd e storico delle migrazioni, ha commentato: "La destra con una mano scrive nel Def che i migranti servono per l'economia e con l'altra comunicati parlando di teorie razziste come la sostituzione etnica. Meloni e i suoi prima o poi decideranno se vogliono governare il Paese o fare i comizietti stile Vox".

Riccardo Magi, segretario di +Europa, ha ricordato che la sostituzione etnica è tra  "i peggiori teoremi della razza, tipici della destra suprematista e complottista", ed è stata "di ispirazione a numerosi attentati". Gli esponenti del governo Meloni, ha detto, "non si rendono conto di quanto sia grave e pericoloso brandire quei teoremi stando nelle istituzioni". Debora Serracchiani, in una nota, ha commentato: "Ascoltare un ministro parlare di "sostituzione etnica" mette i brividi. Un membro del governo della Repubblica italiana che fa riferimento alle teorie che ispirano i gruppi del suprematismo bianco è inammissibile. Sono affermazioni inconcepibili che non possono trovare e non troveranno mai dimora nel nostro Paese".

Il Movimento 5 stelle ha risposto con una nota: "Le parole del ministro Lollobrigida sulla presunta sostituzione etnica alla quale l'Italia non dovrebbe arrendersi sono sconcertanti e disgustose", recita il testo firmato dalle parlamentari Vittoria Baldino e Alessandra Maiorino. "Loro ci provano a indossare il vestito del buono, a darsi un contegno ora che sono al governo, ma inevitabilmente perdono il controllo e vengono fuori al naturale. Probabilmente sono nervosi perché annaspano su tutto, dall'immigrazione al caro vita. Questa è la cifra del governo Meloni: volgare propaganda razzista per coprire il vuoto assoluto del suo agire".

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