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Roma avvisa Helsinki: non bastano 1100 mld nel bilancio Ue. Conte a Finlandia: “Sono inadeguati”

Al convegno sul bilancio Ue ‘Un nuovo bilancio europeo all’altezza delle sfide’, che si è tenuto ieri a Roma, Conte ribadisce che la proposta di bilancio avanzata dalla Finlandia, è troppo bassa: “Il volume complessivo di circa 1.100 miliardi nell’attuale proposta negoziale di bilancio pluriennale, rischia di essere inadeguato”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Roma avverte Helsinki: troppi tagli a settori strategici. La proposta di bilancio presentata dallo Stato che ha la presidenza di turno nel Consiglio Ue, la Finlandia, una proposta da 237 miliardi in meno rispetto alla proposta del Parlamento, non è accettabile per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: "Il vertice straordinario convocato per il 20 febbraio non potrà avere successo se non muoverà da una proposta negoziale adeguata ad attuare le priorità che ho citato", ha sottolineato intervenendo al convengo sul bilancio Ue ‘Un nuovo bilancio europeo all'altezza delle sfide', che si è svolto ieri a Roma. "Ci attendiamo quindi una proposta sostanzialmente diversa dalla ‘scatola negoziale' finlandese, che come sappiamo non soddisfa i governi, e si allontana dalle richieste del Parlamento europeo e della Commissione europea".

"Il volume complessivo di circa 1.100 miliardi nell'attuale proposta negoziale di bilancio pluriennale, rischia di essere inadeguato. So che lo pensa anche il Parlamento europeo, che è ben consapevole che le sfide complesse non si affrontano gratis", precisa Conte. "L'Italia difende l'idea di un bilancio sufficientemente ambizioso che consenta di realizzare obiettivi e politiche che le stesse Istituzioni europee, ed i Governi in seno al Consiglio, si sono date". Come per esempio le politiche sul clima o sull'ambiente, alle quali il nostro Paese insiste che dovrebbe essere destinato il 25% del bilancio Ue.

"Non ci potremmo mai accontentare dei criteri attuali sulla politica agricola comune, che sono iniqui", e aggiunge che "Il nostro obbiettivo è duplice: permettere all'Ue di affrontare le grandi sfide globali, dal clima alle migrazioni; dall'altro assicurare che nessuno cittadino europeo sia lasciato solo". Conte afferma inoltre che "Abbiamo obiettivi molto complessi: abbiamo apprezzato molto il progetto politico proposto dalla Commissione, il nostro è molto consonante con il suo, ma per questo servono risorse adeguate, serve un nuovo paradigma, serve crescita più robusta per avere un Europa più giusta e più verde".

Sulle posizioni di Conte si allinea anche il presidente del Parlamento Ue David Sassoli: "In Ue vogliamo un bilancio che aiuti a rispettare gli impegni che la Commissione europea ha assunto in Parlamento quando ha ottenuto la fiducia" e in questo senso "spero che nessun Paese dell'Europa scommetta sul fallimento della nuova Commissione".

"La negoziazione sarà complicata. Noi abbiamo presentato una proposta basandoci su ciò di cui abbiamo bisogno, per i piani settoriali, per i programmi di successo, per la coesione, per la politica agricola, la ricerca, e naturalmente e per tutto quello che di nuovo vogliamo sviluppare", dichiara Sassoli.

Il presidente del Consiglio ribadisce inoltre l'impegno del governo per rivedere il patto di stabilità e crescita: "Mi piacerebbe invertire i poli, non stravolgerlo ma creare i presupposti perché si possa realizzare quella politica del green new deal. Parliamo di green facility, superando le rigidità del patto che faciliti la sostenibilità di finanza pubblica".

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