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Pensioni, riscatto agevolato della laurea: è boom di richieste

Boom di richieste per il riscatto della laurea agevolato, l’iter low cost con cui recuperare gli anni di studio all’università nel calcolo dei contributi versati a fini pensionistici. La maggior parte di queste domande arriva da lavoratori del settore privato, minore l’adesione per i dipendenti pubblici.
A cura di Annalisa Girardi
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Continuano ad aumentare le richieste per il riscatto della laurea agevolato, ossia per la possibilità di recuperare gli anni dell'università nel calcolo dei contributi versati per la pensione. Lo scorso aprile l'Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps) ha ricevuto un totale di 7.020 richieste, fra riscatto agevolato e procedura ordinaria: si tratta di un 202% in più rispetto ad aprile 2018, quando ancora non era prevista la modalità ‘low cost'. La pratica riguarda solo coloro che hanno frequentato l'università dopo il 1996, cioè l'anno in cui il sistema previdenziale contributivo è entrato in vigore nel nostro Paese. Da quell'anno si è iniziato a calcolare la pensione del singolo non più in base agli ultimi stipendi percepiti, ma secondo i contributi versati nel corso della vita lavorativa.

I lavoratori nel settore privato, rispetto ai dipendenti pubblici, usufruiscono maggiormente del riscatto agevolato. Lo scorso mese, su 2.900 domande presentate, solo 500 arrivavano da impiegati statali. Il dato non sorprende: un impiego nel settore pubblico comporta una serie di tutele che risparmiano preoccupazioni per il futuro. Apprensioni che sono sentite molto di più da chi, invece, lavora nel privato. Ed è proprio in questa categoria che le domande di riscatto agevolato stanno crescendo a velocità più elevata: se a marzo le richieste di questo tipo erano state 2.000, lo scorso mese sono arrivate a 2.900. Nel pubblico sono invece in calo, con 410 domande presentate ad aprile contro le 420 di marzo.

Riscatto laurea e pensioni Quota 100

L'iter low cost sembra aver spinto anche le istanze secondo la modalità regolare, probabilmente poco conosciuta prima, che prevede il riscatto a prezzo pieno degli anni di studio precedenti al 1996. Lo scorso aprile sono state registrate 3.200 domande di riscatto ordinario provenienti dal privato, contro la media di 1.740 dell'anno precedente. In molti hanno approfittato di Quota 100, che prevede la pensione a 62 anni di età con 38 di contributi, e in quest'ottica hanno deciso di riscattare gli anni di studio. Per fare domanda di riscatto, che riguarda i diplomi universitari, la laurea triennale, quadriennale o a ciclo unico, ma anche la specializzazione post-laurea e il dottorato di ricerca, bisogna accedere al sito dell'Inps tramite autenticazione. Una circolare spiega come inoltrate la richiesta e un simulatore permette di calcolarne i costi.

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