Rider, per la prima volta in Italia giudice obbliga Glovo a trattare con i sindacati sui rischi caldo

Dopo le polemiche scoppiate la scorsa settimana per il caso della piattaforma Glovo, che aveva previsto un sistema dei bonus per spingere i ridere a effettuare consegne nelle fasce orarie più calde della giornata (misura poi sospesa) ieri è stata presentata sia alla Camera sia al Senato la legge ‘Griseri Prisco' sui rider, a prima firma della vicepresidente Pd Chiara Gribaudo, che ieri ha avviato da Torino il tour nazionale per illustrare la proposta di legge in favore dei fattorini delle piattaforme di delivery. È notizia di oggi invece, il pronunciamento del tribunale di Milano che ha ordinato alla Foodinho srl., la società di delivery Glovo, di avviare delle trattative con i sindacati sui rischi per la salute e la sicurezza dei rider procurati dall'ondata di lavoro. Si tratta della prima sentenza del genere in Italia.
Proprio il Piemonte è stata la prima Regione a firmare pochi giorni fa un'ordinanza anti caldo che impedisce il lavoro anche ai rider dalle 12:30 alle 16 in caso di caldo estremo, ma non ha introdotto nessuna forma di ammortizzazione sociale per tutelare il reddito dei fattorini. La proposta di legge del Pd, che è stata depositata inizialmente alla Camera a dicembre 2024, dovrebbe essere calendarizzata a breve: il testo prevede un fondo da 10 milioni di euro l'anno per tre anni che consenta un'integrazione salariale per i rider nei giorni di allerta meteo.
La legge prende il nome dal giornalista di Torino Paolo Griseri, vicedirettore della Stampa, che pochi giorni prima di morire raccontò la storia del rider schiavo dell'algoritmo in una Bologna in ginocchio per l'alluvione. È dedicata anche ad Antonio Prisco, rider e sindacalista. La legge dunque punta a sospendere le consegne e a tutelare economicamente i rider nei giorni di emergenza climatica. Con eventi meteo estremi, pioggia torrenziale, caldo torrido, vento, i lavoratori non possono rischiare la vita, hanno spiegato i proponenti.
La sentenza che obbliga Glovo a un confronto sui rischi caldo per i rider
La sentenza del Tribunale di Milano obbliga la società di delivery a intraprendere un'immediata trattativa con il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale di Palermo e Trapani che abbia al centro la tutela dei rider. Il giudice ha disposto che la società dovrà, nel documento di valutazione dei rischi, tenere conto dell'età, del genere, della condizione di maternità e gravidanza, della provenienza geografica e della tipologia contrattuale dei rider.
Nel pronunciamento, che arriva a seguito del ricorso presentato da Vittorio Marotta della Filcams Cgil, il giudice del lavoro ha sottolineato "l'urgenza del provvedere, in considerazione del particolare rischio climatico e ambientale e delle elevate temperature registrate a causa delle recenti ondate di calore, particolarmente impattanti in senso negativo sulla salute e sicurezza dei riders", ordinando a Glovo "di mettere a disposizione dei riders adeguati dispositivi di protezione e idoneo abbigliamento protettivo, somministrando ai medesimi forme di adeguata idratazione, creme protettive e sali minerali".
Per Marco Grimaldi, di Avs, è "importantissima la decisione del giudice del lavoro di Milano. Nessun risarcimento in denaro può compensare il rischio della vita e della salute di chi lavora. Basta lavoro a cottimo, non si può perdere la vita per un sushi da asporto". Gli fa eco la senatrice M5s Elisa Pirro, che parla di "una sentenza storica, un atto di giustizia nei confronti di questi lavoratori. La pietra tombale sull’assurda idea, lanciata dalla stessa Glovo, di riconoscere loro un ‘bonus’ in caso di consegne con temperature superiori a 40°. È tempo che anche il Governo dia loro un segnale concreto", ha dichiarato.
Al decreto Economia, in discussione al Senato, "abbiamo presentato due emendamenti: uno per riconoscergli le integrazioni salariali in caso di sospensioni o riduzioni dell’attività lavorativa e un altro per creare un Fondo da 50 milioni di euro finalizzato all’attivazione automatica della Cig davanti a condizioni climatiche avverse. I ministeri competenti diano parere favorevole. Più diritti e più tutele ai rider sia l’obiettivo di tutti", ha sottolineato la pentastellata.
Cosa dice la proposta di legge Griseri Prisco sui rider
Il testo in pratica contiene un'integrazione salariale per i rider per i giorni di allerta meteo, senza necessità di misure emergenziali. E viene proposto anche un fondo da 10 milioni di euro l'anno per tre anni, per integrare il salario dei rider che non possono lavorare nei giorni di allerta meteo.
La proposta è stata presentata ieri a Torino, da Gribaudo, insieme al sindaco di Torino Stefano Lo Russo, il presidente di Arci Torino Daniele Mandarano e il segretario di Nidil Cgil Torino Danilo Bonucci, ha illustrato l'iniziativa. Questo "perché il cambiamento climatico è un dato di fatto innegabile: non possiamo più permetterci di arrivare impreparati a ogni avversità metereologica, occorrono misure strutturali e non emergenziali. Non solo: per quanto riguarda i rider autonomi e parasubordinati, che ad oggi non hanno alcuna tutela se non la possibilità di non lavorare e non avere alcun compenso, sarà previsto l'avvio di una sperimentazione triennale con ammortizzatore sociale dedicato", ha spiegato Gribaudo. "Chiediamo un fondo di 10 milioni l'anno per 3 anni. Ma soprattutto chiediamo la volonta' del governo e di questa maggioranza a lavorare per la salute e la sicurezza di questi lavoratori", ha continuato Gribaudo.
"Torino è sempre stata vicina ai lavoratori e vuole continuare a esserlo. Questa proposta di legge mette al centro la dignità delle persone, garantendo tutele minime e promuovendo una cultura del lavoro responsabile. I rider forniscono un servizio pubblico e lo fanno con qualunque condizione metereologica, portano non solo pizze e hamburger, ma anche la spesa, i farmaci. Siamo così abituati a vederli sfrecciare che non ci accorgiamo più di loro e del fatto che non hanno diritti" ha affermato il sindaco Stefano Lo Russo che ha partecipato all'incontro di ieri al Circolo Risorgimento, uno degli spazi messi a disposizione da Arci per il progetto Sosta rider.
"Un gesto concreto per tutelare chi, troppo spesso, è costretto a lavorare in condizioni climatiche estreme senza alcuna garanzia. Ma abbiamo detto subito che non poteva bastare, che serviva un'azione politica" ha spiegato Daniele Mandarano, presidente di Arci Torino.
"Con Chiara Gribaudo abbiamo depositato oggi sia alla Camera che al Senato la legge "Griseri Prisco" sui ridere – ha scritto sui social la vicepresidente dem del Senato, Anna Rossomando – Nel ddl si prevede un'integrazione salariale nei giorni di allerta meteo per i rider dipendenti. Parallelamente inseriamo una misura sperimentale triennale che introduce gli ammortizzatori sociali per i rider autonomi e parasubordinati con un fondo di 10 milioni l'anno per tre anni. Misure per tutelare la salute dei rider sospendendo le consegne in caso di eventi climatici estremi, ma con la garanzia di non perdere la giornata di lavoro".