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Covid 19

Report Iss, allarme varianti: “Necessario rafforzare le misure anti Covid in tutto il territorio”

Nel monitoraggio settimanale della cabina di regia si chiede un rafforzamento delle misure su tutto il territorio nazionale, per la preccupante diffusione delle varianti del virus: “In presenza di varianti che possono parzialmente ridurre l’efficacia dei vaccini attualmente disponibili, le Regioni e Province autonome sono invitate ad adottare, indipendentemente dai valori di incidenza, il livello di mitigazione massimo a scopo di contenimento”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Secondo gli ultimi dati forniti dalla cabina di regia si osserva una ulteriore accelerazione nell'aumento dell'incidenza a livello nazionale. In particolare l'ultimo report, che descrive la situazione epidemiologica della settimana che va dal 22 febbraio 2021 al 28 febbraio 2021 (dati aggiornati al 3/3/2021), segnala 195 casi per 100.000 abitanti. L'incidenza settimanale complessiva si sta quindi rapidamente avvicinando alla soglia di 250 casi/settimana per 100.000 abitanti, dati che impongono il massimo livello di mitigazione possibile.

Questa soglia è già stata superata dalla Provincia Autonoma di Trento (385,02 per 100.000 abitanti), dalla Provincia Autonoma di Bolzano (376,99 per 100.000 abitanti), dall’Emilia-Romagna (342,08 per 100.000 abitanti), dalle Marche (265,16 per 100.000 abitanti) e dalla Lombardia (254,44 per 100.000 abitanti).

Si conferma per la quinta settimana consecutiva un peggioramento nel livello generale del rischio. Aumenta il numero di Regioni/PPAA classificate a rischio alto, sono 6: Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia e Marche. Sono invece 14 (vs 10 la settimana precedente) le Regioni/PPAA con una classificazione di rischio moderato (di cui nove ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane). Soltanto una Regione, la Sardegna, è a rischio basso.

Nel periodo 10 – 23 febbraio 2021, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,06 (range 0,98-1,20), in aumento rispetto alla settimana precedente e sopra uno per la prima volta in sette settimane.

"Si ribadisce – si legge nel report – anche alla luce dell'aumento sostenuto della prevalenza di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità, di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità. Analogamente a quanto avviene in altri Paesi europei, si rende necessario un rafforzamento/innalzamento delle misure su tutto il territorio nazionale al fine di ottenere rapidamente una mitigazione del fenomeno. In presenza di varianti che possono parzialmente ridurre l'efficacia dei vaccini attualmente disponibili, le Regioni/PPAA sono invitate ad adottare, indipendentemente dai valori di incidenza, il livello di mitigazione massimo a scopo di contenimento".

Le terapie intensive

Il tasso di occupazione delle terapie intensive a livello nazionale è complessivamente in aumento (26% vs 24% della scorsa settimana), Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in netto aumento da 2.146 (dato del 23 febbraio) a 2.327 (2 marzo); in aumento anche il numero di persone ricoverate in aree mediche : è passato da 18.295 (23 febbraio) a 19.570 (2 marzo). Sono 9 le regioni e province autonome in cui terapie intensive hanno superato la soglia critica del 30% di occupazione dei posti per pazienti Covid: l'Abruzzo, l'Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia, la Lombardia, le Marche, il Molise, la provincia autonoma di Bolzano, quella di Trento e l'Umbria .

L'Rt Regione per Regione

Sono dieci le Regioni/PPAA che hanno un Rt puntuale maggiore di 1 di cui una (il Molise) ha un Rt con il limite inferiore superiore a 1,25, compatibile con uno scenario di tipo 3. Delle altre nove, 6 hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno.

Abruzzo 0.96 (CI: 0.91-1), classificazione del rischio alta
Basilicata 1.16 (CI: 0.95-1.37), classificazione complessivo del rischio moderata
Calabria 0.81 (CI: 0.72-0.92), moderata ad alta probabilità di progressione
Campania 0.96 (CI: 0.88-1.04), alta con molteplici allerte di resilienza
Emilia-Romagna 1.13 (CI: 1.11-1.16), alta
Friuli-Venezia Giulia 0.92 (CI: 0.87-0.98), alta
Lazio 0.98 (CI: 0.95-1.02), moderata
Liguria 0.96 (CI: 0.91-1.02), moderata
Lombardia 1.13 (CI: 1.11-1.15) alta
Marche 1.08 (CI: 0.98-1.19) alta
Molise 1.66 (CI: 1.27-2.07) moderata ad alta probabilità di progressione
Piemonte 1.15 (CI: 1.12-1.19) moderata ad alta probabilità di progressione
Provincia di Bolzano 0,75 (CI: 0,71-0,79) moderata
Provincia Trento 1.1 (CI: 1.03-1.16) moderata ad alta probabilità di progressione
Puglia 0.93 (CI: 0.9-0.96) moderata ad alta probabilità di progressione
Sardegna 0.67 (CI: 0.6-0.75) bassa
Sicilia 0.79 (CI: 0.75-0.84) moderata
Toscana 1.18 (CI: 1.14-1.22) moderata ad alta probabilità di progressione
Umbria 0.79 (CI: 0.76-0.84) moderata ad alta probabilità di progressione
Valle d'Aosta 1.21 (CI: 0.9-1.57) moderata ad alta probabilità di progressione
Veneto 1.08 (CI: 1.04-1.12) moderata ad alta probabilità di progressione

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