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Renzi sfida ancora Conte: “Piuttosto che sprecare 300 miliardi in bonus andiamo all’opposizione”

Matteo Renzi rilancia la sua sfida a Giuseppe Conte. Intervistato dal Sole 24 Ore, il leader di Italia Viva è tornato sul tema del Recovery plan, spiegando che se “al Parlamento va bene sprecare 300 miliardi di euro in bonus e sussidi” allora preferisce “andare all’opposizione”. Tanti attacchi a Conte e al Movimento 5 Stelle, dalla delega ai servizi segreti al no categorico sul Mes.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Matteo Renzi rilancia ancora la sfida a Giuseppe Conte, stavolta dalle pagine del Sole 24 Ore, al quale ha parlato della situazione attuale del Governo, tenuto in bilico proprio dall'ex presidente del Consiglio. I nodi da sciogliere sono sempre gli stessi e la "sintesi politica" chiesta ieri da Conte sembra lontanissima. Il Recovery plan è tutto da decidere, bisognerà vedere cosa succederà dopo Capodanno, quando si ricomincerà con la verifica di maggioranza e i colloqui del presidente del Consiglio con le delegazioni dei partiti, per capire se quella che sembra una crisi infinita può trovare una soluzione. Nel frattempo, il senatore fiorentino ha spiegato che preferisce "andare all'opposizione" se "al Parlamento va bene sprecare 300 miliardi di euro in bonus e sussidi", riferendosi proprio ai fondi del Next Generation Eu.

L'Italia "ha una mole incredibile di soldi da spendere, io voglio solo capire come li spendiamo", ha spiegato Renzi. Insistendo sul fatto di non voler essere "complice del più grave spreco di denaro pubblico". Il leader di Italia Viva ha detto di essere "per spenderli tutti e spenderli bene", ma "se qualcuno vuole spenderli male lo faccia senza di noi". Su una fuoriuscita dal Governo del suo partito e un appoggio esterno in Parlamento, Renzi ha smentito ogni ipotesi: "Noi non vogliamo far cadere Conte, ma se lui non considera le nostre proposte nella stesura del documento più importante della legislatura, allora si tenga il documento e noi gli diamo indietro le nostre poltrone".

Il punto vero, secondo il leader di Italia Viva, è la mancanza di una visione per i prossimi vent'anni nel Recovery plan. Una delegazione del partito di Renzi "ha consegnato in queste ore al ministro dell'Economia Roberto Gualtieri un documento in 63 punti con le nostre proposte di modifica", dopo che l'ex presidente del Consiglio ha presentato CIAO: cultura, infrastrutture, ambiente e opportunità. "Per molti anni non avremo più la possibilità di fare deficit e risolvere i problemi strutturali del nostro Paese e quindi dobbiamo usare tutte le risorse del Recovery a questo fine", ha continuato Renzi.

Sul Mes, passaggio fondamentale per Italia Viva, le posizioni sono agli antipodi con il Movimento 5 Stelle. Se "dovesse persistere il loro no andremo in Parlamento, sono sicuro che una maggioranza pro Mes si troverebbe – ha annunciato Renzi – Non solo con l'aiuto degli stessi pentastellati ma anche di una parte del centrodestra". E poi ancora sulla legge elettorale, se si vuole superare il bicameralismo "occorre farlo con una riforma costituzionale, non con forzature inaccettabili". Mentre su un'altra spina dei rapporti in maggioranza, la delega ai servizi segreti, il leader di Italia Viva ha concluso: "L'insistenza con cui Conte difende una cosa che né Monti, né Berlusconi, né Prodi e né io abbiamo fatto è incomprensibile e comincia a diventare sospetta, più il premier insiste più sarà importante capire perché non intende avvalersi di una professionalità specifica".

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