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Renzi lancia CIAO e avvisa Conte: “Prendiamo il Mes e condividiamo i progetti, o non va si avanti”

“Siamo a un bivio e c’è solo una cosa peggiore di non avere questi soldi. Ed è spenderli male. Se c’è l’accordo bene, si va avanti. Se non c’è l’accordo è evidente che faranno senza di noi e che le ministre si dimetteranno. Noi siamo molto seri, è irresponsabile chi prende centinaia di miliardi e li butta in debito pubblico”: così Matteo Renzi, intervenendo in Senato per illustrare le proposte di Italia Viva sul Recovery Plan, lancia (ancora) un ultimatum al governo. E annuncia CIAO, il piano di proposte del suo partito per il rilancio dell’economia.
A cura di Annalisa Girardi
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Matteo Renzi lancia un nuovo ultimatum al governo. Dopo settimane di tensioni, il leader di Italia Viva, interviene in  Senato per fare il punto della situazione sulla salute della maggioranza. Oggi tutti i partiti della maggioranza erano chiamati a presentare le proprie proposte sul Recovery Plan, le priorità su cui si dovranno mettere i soldi europei in arrivo per rilanciare l'economia del Paese dopo la crisi innescata dall'emergenza coronavirus. Renzi ha già fatto arrivare il fascicolo di Italia Viva a Palazzo Chigi e ora lo illustra in Senato.

"Il Next Generation Italia è il progetto più importante per il nostro Paese in termini di investimento. Dobbiamo dire grazie all'Europa di questo. NGEU, Mes, Banca centrale: nessuno ha mai messo tanti soldi nel nostro Paese. Il punto fondamentale è ora o mai più, questa possibilità di spesa non l'avremo per i prossimi trent'anni", ha iniziato Renzi. "Siamo a un bivio e c'è solo una cosa peggiore di non avere questi soldi. Ed è spenderli male. Questo è il punto chiave perché fa capire l'insistenza con cui noi chiediamo di parlare di contenuti. Non è una questione di parte tra Italia Viva e Conte. Ci giochiamo l'osso del collo, lo volete capire o no? O questi soldi li spendiamo bene o ci strangoliamo con il debito pubblico. Non è uno scherzo: è il futuro dei nostri figli. Non facciamo polemiche per il gusto di farle, ci stiamo giocando tutto".

Cosa ha detto Renzi in Senato

Renzi ha quindi annunciato una delegazione di Italia Viva che avrà il compito di discutere i punti che non vanno bene al partito del senatore fiorentino: "Mercoledì mattina la nostra delegazione andrà da Gualtieri per dire quali sono i punti su cui non siamo d'accordo. Per farla breve, noi pensiamo che il piano del presidente del Consiglio manchi d'ambizione. Noi comunque da un lato critichiamo, dall'altro vogliamo stare sui contenuti", ha aggiunto Renzi, indicando le colonne portanti delle proposte di Italia Viva: cioè cultura, infrastrutture, ambiente e opportunità. "Lo chiamiamo il progetto CIAO", ha precisato Renzi.

Il senatore torna anche a parlare di Mes: "Nei denari del Recovery circa 127 miliardi sono prestiti. Di questi 127 miliardi il governo immagina di spenderne 88 per progetti vecchi, perché i tassi di interessi sono migliori. Penso che sia un errore, la riduzione del debito la fai con la crescita. Dobbiamo spenderli tutti questi soldi del Mes. Se accettano di prendere 88 miliardi con condizionalità del Recovery, mi spiegate perché non prendere i 36 miliardi del Mes che hanno condizionalità ancora migliori? Trovo vergognoso che ne stiamo ancora parlando. Perché è un tema ideologico fatto sulla pelle delle persone", ha spiegato. "Non siamo noi che complottiamo contro il governo. Sono quelli che dicono No all’alta velocità che sono contro l’Italia", ha aggiunto ancora lanciando un affondo al Movimento Cinque Stelle parlando di infrastrutture.

Il governo rischia la crisi?

"Questi sono i temi su cui noi discuteremo. Non sono le uniche cose che abbiamo segnato. Su alcune non torniamo indietro, sulle nostre grandi battaglie non torniamo indietro. Non siamo disponibili a buttare via questa occasione. Abbiamo perso quasi 10 punti di Pil, come facciamo a recuperarne solo 2 o 3 nei prossimi anni?", ha detto ancora Renzi parlando delle stime nel piano. "Chiediamo al governo di fare un salto di qualità, perché questo piano fatto dal governo è deludente".

Rispondendo alle domande dei giornalisti, Renzi ha chiesto che le proposte di Italia Viva vengano accolte o per lo meno discusse: "Il nostro è un contributo positivo e io spero che se ne possa discutere. Se io dico che voglio prendere i soldi del Mes, perché mi devono dire di no? Chi è irresponsabile, chi vuole investire per la sanità o chi si rifiuta? Io non ho paura di niente, io faccio politica", ha ribadito. "Questa discussione non può essere tirata avanti ancora a lungo. Se Conte è disponibile, noi siamo pronti a sederci al tavolo. Se c'è l'accordo bene, si va avanti. Se non c'è l'accordo è evidente che faranno senza di noi e che le ministre si dimetteranno. Se le nostre idee non saranno prese in considerazione, allora è chiaro che ci sarà una maggioranza che farà senza di noi e in qual caso auguri a tutti. Noi siamo molto seri, è irresponsabile chi prende centinaia di miliardi e li butta in debito pubblico. Se Conte riterrà superfluo l'aiuto di Italia Viva, ne terremo conto".

Le prospettive per il futuro del governo

La legge di Bilancio, giunta a Palazzo Madama dopo l'approvazione della Camera, in ogni caso non sarebbe in pericolo. Renzi la voterà questa settimana: del resto la finanziaria deve essere approvata entro la fine del 2020 e il senatore fiorentino sarebbe pronto a sostenerla per evitare al Paese l'esercizio provvisorio. Ma al di là della manovra, sembrano sempre meno gli elementi in comune tra Italia Viva e le altre forze di maggioranza. Nei giorni scorsi i toni erano stati particolarmente accesi con il ministro della Cultura e del Turismo, il dem Dario Franceschini, con quest'ultimo a sostenere che "con Matteo è impossibile mettersi d’accordo", e con Renzi a etichettare l'ex compagno di partito "una sorta di medico legale, che interviene solo all’ultimo momento per certificare i decessi politici". Si apre quindi uno scenario in cui non mancano gli interrogativi.

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