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Renzi: “Chiesto un incontro a Conte, prossima settimana mettiamo fine a questo teatrino”

Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha chiesto un incontro al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Un colloquio che si potrebbe tenere la prossima settimana e che ha l’obiettivo, per Renzi, di “mettere la parola fine a questo teatrino”. Dal leader di Iv, però, non arriva alcun passo indietro sulla sfiducia a Bonafede, sull’abolizione del reddito di cittadinanza e sull’elezione diretta del premier.
A cura di Stefano Rizzuti
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I toni sembrano più pacati. La polemica lascia – ma solo in parte – spazio alle proposte. Ma la posizione di Matteo Renzi, leader di Italia Viva, nei confronti del governo e del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, non cambia. Renzi continua a chiedere l’abolizione del reddito di cittadinanza e la discussione della proposta del sindaco d’Italia, ovvero l’elezione diretta del presidente del Consiglio. Ma c’è un passo in avanti nel suo rapporto con Conte, tanto che il leader di Iv fa sapere di aver chiesto un incontro con l’inquilino di Palazzo Chigi per la prossima settimana. Con l’obiettivo di “mettere la parola fine a questo teatrino”.

Renzi, la sfiducia a Bonafede e l’incontro con Conte

Renzi non fa alcun passo indietro neanche sulla possibile mozione di sfiducia al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, in caso di mancato accordo sulla prescrizione. Anzi, pensa addirittura di accelerare i tempi. Ma intanto si rivolge a Conte: “In questa settimana noi siamo stati gli angeli del buon senso. I guardiani del buon senso. A testa alta lo continueremo a fare nei prossimi mesi. Sia che siamo in maggioranza sia che siamo all’opposizione. Conto che la settimana prossima possiamo mettere la parola fine a questo teatrino”. “Ieri – continua Renzi in conferenza stampa – il premier mi ha inviato un gentile messaggio dopo l’intervento mio in Senato. Ho chiesto di vederlo la prossima settimana. La cosa più seria è di vederci la settimana prossima di persona. Se riterrà utile gli porteremo il testo del decreto, altrimenti glielo invieremo”.

Sulla prescrizione il leader di Italia Viva prosegue: “Noi cerchiamo di ottenere compromessi fino a che sarà possibile. Poi un chiarimento si imporrà. Mi ero dato un lasso di tempo fino a Pasqua. Forse sono stato troppo morbido. Si pone il tema di un chiarimento”. E sempre su Bonafede, Renzi risponde al senatore di Leu, Pietro Grasso, secondo cui il voto sul ddl intercettazioni sia una fiducia al ministro della Giustizia: “Non è una fiducia a un singolo ministro”, replica. Altro tema affrontato dal leader di Italia Viva è quello delle concessioni autostradali: “Io sono perché Autostrade paghi per quello che è successo, paghi tanto. Spero che non vi sia chi, in nome del populismo, faccia una battaglia al termine della quale è lo Stato a pagare alle Autostrade”.

Il piano Italia shock

La conferenza stampa è stata convocata da Renzi per parlare del piano Italia shock, che Italia Viva vuole presentare per rilanciare il Paese, sbloccando i cantieri e puntando sulle infrastrutture. Secondo Renzi, “senza lo sblocco dei cantieri la crisi economica che potrebbe raggiungerci nei prossimi mesi sarà ancora più grave”. Il piano prevede anche che ci siano “cento commissari per salvare il Paese”, prendendo esempio da due casi di “buon funzionamento” di questo sistema: la ricostruzione del Ponte Morandi di Genova e l’Expo di Milano. “Mettete i commissari nei cantieri più importanti di questo Paese”, è il messaggio di Renzi. Che ribadisce l’importanza della sua proposta sostenendo che andrebbe discussa qualsiasi sia la maggioranza di governo: “Sia che siamo in maggioranza, sia che saremo all’opposizione, lasciamo al governo il nostro piano choc per riaprire i cantieri”.

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