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Manovra 2024

Ponte sullo Stretto, quanti soldi ci sono in manovra per far partire i lavori dell’opera

Nella legge di Bilancio viene finanziato per l’intero ammontare, il Ponte sullo Stretto di Messina: l’opera è finanziata per 12 miliardi, nella “proiezione pluriennale dei tempi necessari per la realizzazione”, ha spiegato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
A cura di Annalisa Cangemi
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Alla fine Matteo Salvini, dopo settimane di tribolazioni, ha ottenuto le risorse necessarie per avviare i lavori di costruzione del Ponte sullo stretto di Messina nella legge di Bilancio. Come ha confermato anche il ministro dell'Economia Giorgetti al termine del Consiglio dei ministri di ieri, "il Ponte sullo Stretto, come tutte le opere pubbliche, è finanziato per l'intero ammontare con 12 miliardi. Nell'orizzonte temporale dei primi tre anni sono finanziate le prime tre quote, a salire" in base ai tempi necessari alla realizzazione.

Ci sono insomma i primi stanziamenti per l'opera. il vicepremier Matteo Salvini ha potuto così smentire in conferenza stampa "quanto ho letto sui giornali in queste settimane" e si "aspetta le scuse" da chi aveva dubitato. L'opera è finanziata per 12 miliardi in tre anni, nella "proiezione pluriennale dei tempi necessari per la realizzazione", ha precisato il titolare del Mef. La collocazione delle risorse è legata dunque alla dinamica dei lavori, e le risorse dunque "sono prevalentemente concentrate nel 2025-2026", ha fatto sapere il titolare del Mef.

Sulla legge di Bilancio intera, Salvini si augura una approvazione in tempi rapidi, "senza emendamenti della maggioranza", come è stato specificamente chiesto dal governo. Intanto, la Regione Siciliana si è detta disponibile a investire oltre un miliardo di euro per co-finanziare la struttura. L'investimento consentirà alla Sicilia di partecipare, con una quota del 10 per cento, alla costruzione che collegherà l'Isola alla Calabria. La Regione, nel dettaglio, contribuirà con un miliardo di euro proveniente da risorse della nuova programmazione del Fondo sviluppo e coesione (Fsc) 2021-2027, e con altri 200 milioni frutto di economie relative a risorse nazionali per il ciclo 2014-2020 non ancora spese. "Abbiamo posto le basi per imprimere un'accelerazione determinante alla costruzione di quella che sarà un'infrastruttura strategica per il futuro della Sicilia", ha detto il governatore, Renato Schifani. Con questo cofinanziamento "inviamo un segnale chiaro a tutta l'Italia, per dire che il Ponte è una priorità nazionale e che la nostra regione è pronta a fare la propria parte". 

"Nella manovra ‘bonsai' illustrata oggi da Meloni e Giorgetti, con tagli e tagliettini in tutti gli ambiti, i 12 miliardi in tre anni stanziati per il Ponte sullo stretto sono una burla", hanno commentato in una nota i parlamentari M5s delle commissioni Trasporti di Camera e Senato Antonino Iaria, Luciano Cantone, Roberto Traversi, Giorgio Fede, Gabriella di Girolamo, Elena Sironi e Antonio Trevisi.

"Una burla dai contorni tragici – aggiungono – visto che al di là dei giochetti contabili della premier non ci saranno più soldi in busta paga per gli italiani, nulla per i pensionati, gli sgravi fiscali mediamente inesistenti e meno risorse per la sanità, se le si calcola in rapporto al Pil".

"Sul fronte trasporti, abbiamo un ministro che per sventolare il vessillo dell'inutile – e non si sa fino a che punto fattibile – Ponte, ipoteca il futuro del paese compromettendo ogni nuovo investimento per il trasporto pubblico locale o per altre infrastrutture indifferibili. È la manovra del superfluo, in totale continuità con i disastri collezionati dal Centrodestra negli ultimi dodici mesi", concludono.

"L’articolo 1176 del codice civile impone, al momento di contrarre obbligazioni e debiti, di comportarsi come un buon padre di famiglia. Io aggiungerei anche ‘come una buona madre di famiglia’, vista l’attenzione che le nostre madri dedicavano e dedicano al bilancio familiare. Non è, invece, quello che fa la manovra economica appena presentata dalla Presidente Meloni, che opera tagli su tutti i servizi pubblici, dirottando risorse verso la sanità privata", ha detto il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.

"E mentre il trasporto pubblico, nel nostro Paese, è al collasso, vittima di un disinteresse cronico e di investimenti insufficienti – aggiunge – si decide di dare priorità a progetti come il Ponte sullo Stretto di Messina, esaudendo le richieste di Salvini. Come si può pensare di utilizzare 12 miliardi di euro, come confermato dal Ministro Giorgetti, per un progetto del genere di fronte a un Paese in ginocchio dal punto di vista del trasporto pubblico locale e dei servizi pubblici essenziali? Il Governo non conosce le priorità del Paese e persegue una politica miope, che sacrifica il benessere presente e futuro della popolazione e dell'ambiente per interessi particolari e visioni a breve termine. La nostra battaglia in Parlamento sarà implacabile".

In generale nella manovra da 24 miliardi, che dopo l'approvazione di ieri in Cdm inizierà il suo iter parlamentare, è stata confermata anche il prossimo anno, la carta ‘Dedicata a te' (600 milioni) per l'acquisto di beni di prima necessità. Diventa inoltre strutturale la misura sui fringe benefit, che per il 2024 sarà di 2mila euro ai lavoratori con figli e di circa mille euro per gli altri.

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