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Ponte sullo Stretto di Messina

Ponte sullo Stretto, cosa dice la nuova lettera inviata dall’Ue e come ha risposto il governo

La Commissione europea ha inviato una lettera al Mase per chiedere nuovi chiarimenti sul Ponte sullo Stretto in seguito ai diversi reclami sulla violazione dei vincoli ambientali del progetto. Dal governo minimizzano, parlando di “normale dialettica” tra le istituzioni e assicurano che Bruxelles riceverà tutte le risposte.
A cura di Giulia Casula
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La Commissione europea ha inviato una nuova lettera al ministero dell'Ambiente per chiedere altri chiarimenti sul Ponte sullo Stretto, in particolare sull'impatto ambientale dell'opera sponsorizzata da Matteo Salvini.

Secondo quanto riporta Bloomberg, che ha visionato il contenuto della lettera, Bruxelles ha "individuato aree in cui sono necessari chiarimenti, nonché ulteriori misure che dovrebbero aiutare le autorità italiane" a sistemare alcune "carenze" prima di autorizzare l'avvio dei lavori.

L'interesse delle istituzioni europee si concentra sopratutto sull'impatto del Ponte su habitat, animali ed eventuali rischi di inquinamento atmosferico, acustico e idrico. In particolare la Commissione ha riferito di aver ricevuto diversi reclami in merito alla violazione dei vincoli ambientali del progetto e che le informazioni richieste le permetteranno di valutare l'opera nel modo più appropriato.

"Poche ore fa l'Unione europea ha trasmesso all'Italia una nuova lettera dura di chiarimenti riguardo al Ponte sullo Stretto di Messina, per le procedure attinenti ai vincoli ambientali, e anche un'altra alcuni giorni fa anche in risposta a una mia richiesta in materia di appalti", ha raccontato Angelo Bonelli, di Avs, a margine di un incontro elettorale per le regionali venete. "Salvini aveva gridato vittoria – ha aggiunto Bonelli – ma io chiedo a Giorgia Meloni come è stato possibile approvare una delibera al Cipess quando il governo era a conoscenza che c'erano problemi legati ai vincoli ambientali europei".

Il portavoce di Europa Verde ha quindi precisato che "il Dipartimento Ambiente dell'Unione Europea ha chiesto all'Italia la ragione per la quale ha proceduto sul Ponte sullo Stretto nonostante ci fossero dei vincoli ambientali europei. È una lettera che è stata trasmessa al governo italiano ieri insieme alla lettera di alcuni giorni fa, trasmessa sempre al governo italiano, per la violazione in materia di appalti pubblici", ha proseguito.  "Siamo a una svolta: coloro i quali gridavano vittoria oggi devono spiegare agli italiani, in particolar modo la premier Meloni, la ragione per la quale sono andati avanti sapendo di violare le leggi e le direttive europee".

La risposta del Mit: "Dialogo positivo, Bruxelles avrà tutte le risposte"

Dall'altra parte il governo minimizza. Il ministero delle Infrastrutture ha espresso entusiasmo per il contenuto della lettera e ha assicurato che presto arriveranno tutti i chiarimenti richiesti. "La Commissione Europea ha ribadito la rilevanza strategica del Ponte sullo Stretto ed espresso soddisfazione per il positivo dialogo avviato con le autorità italiane: sono ottime notizie. Bruxelles riceverà tutte le risposte necessarie", hanno fatto sapere fonti del Mit. Mentre l'amministratore delegato dello Stretto di Messina, Pietro Ciucci, parla di "normale e prevista dialettica tra lo Stato italiano e l'Unione Europea". Dialettica che "è un chiaro sintomo di un virtuoso dialogo e, ancor di più, è la conferma della rilevanza strategica di un'opera che completa il più rilevante corridoio europeo nord-sud", ha aggiunto.

Secondo Bonelli invece, il Ponte sullo Stretto "si sta infrangendo contro le norme europee". "E nonostante Salvini ne fosse pienamente consapevole, ha impegnato 13,5 miliardi di euro di soldi pubblici, azzerando i fondi per il trasporto pubblico sostenibile, tagliando 1,6 miliardi dal fondo per la manutenzione di strade e ponti e dirottando oltre 6 miliardi di fondi di sviluppo e coesione destinati a ferrovie, scuole e sanità". Il deputato è sicuro che il Ponte" non si farà" perché è "un'opera illegale, insostenibile e dannosa per l'Italia. Destiniamo 13,5 mld per sanità, trasporto pubblico e la casa", ha ribadito.

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