video suggerito
video suggerito

Perché torneremo presto a votare per eleggere i presidenti delle Province

Il Parlamento sta lavorando per reintrodurre l’elezione diretta dei presidenti delle province: si punta ad approvarla in tempo per decretare un election-day insieme alle elezioni europee del 2024.
A cura di Andrea Miniutti
39 CONDIVISIONI
Immagine

La strada per la reintroduzione delle province sembra spianata. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini si era detto "straconvinto" perché "servono per scuole e strade ed è una battaglia che spero di portare al successo", e ora tutto l'arco costituzionale sembra sostenere il ritorno dell'elezione diretta dei presidenti di provincia e relativi Consigli e Giunte. Infatti, come stabilito dalla riforma Delrio del 2014, ad oggi gli amministratori delle province sono scelti dai sindaci e dai consiglieri comunali delle rispettive circoscrizioni elettorali. Quindi, la riforma servirebbe a ridare potere e legittimità all'istituzione.

Da giugno, nella commissione Affari costituzionali del Senato, si sta lavorando ad un testo – al momento non ancora emendato – che si occupi di dare nuova linfa agli enti territoriali. Infatti, come recita il primo articolo, "le province e le città metropolitane sono enti rappresentativi delle rispettive comunità, ne curano gli interessi e ne promuovono e coordinano lo sviluppo, ciascuno in base alle rispettive competenze e specificità". Sia nelle province che nelle città metropolitane, l'elezione – a suffragio universale e diretta – funzionerebbe così:

  • il candidato presidente dovrà prendere almeno il 40% dei voti, il che significa che sarà una competizione fondata sulle coalizioni;
  • il consiglio provinciale – che si eleggerà tramite collegi plurinominali e senza la possibilità di esprimere un voto disgiunto – sarà composto da 20, 24 o 30 consiglieri in base all'ampiezza della popolazione della provincia;
  • la giunta, nominata dal presidente, sarà formata da un numero massimo di 4, 6 o 8 assessori anche questa in base all'ampiezza della popolazione della provincia.

Se il testo venisse approvato, si potrebbe puntare ad un election-day coincidente con le prossime elezioni europee, che si terranno tra il 6 e il 9 giugno del 2024, dove quindi gli italiani saranno chiamati ad esprimersi sia sulla conformazione dell'Europarlamento che sulle proprie province. Giugno è lontano e la legge deve ancora essere approvata, ma l'appuntamento unico è più di un'ipotesi.

39 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views
Immagine

Iscriviti alla newsletter Evening Review.
Ricevi l'approfondimento sulle news più rilevanti del giorno

Proseguendo dichiari di aver letto e compreso l'informativa privacy