2.628 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Perché servono il codice identificativo e la body cam per le Forze dell’ordine

A Fanpage.it, la senatrice Ilaria Cucchi spiega la sua proposta di legge sull’introduzione di codice identificativo e body cam per gli agenti di polizia. “Tutela i cittadini ma anche gli operatori delle forze dell’ordine”, sostiene. “Una norma di civiltà”, per il senatore De Cristofaro.
A cura di Luca Pons
2.628 CONDIVISIONI
Immagine

"Questa è stata la mia battaglia degli ultimi 13 anni, l'ho condotta da cittadina e abbiamo sicuramente fatto degli enormi passi avanti. Però oggi, ho l'occasione di portare avanti quella battaglia qui dentro". La prima proposta di legge firmata da Ilaria Cucchi, senatrice di Alleanza Verdi Sinistra, riguarda l'obbligo per gli agenti di polizia di portare un codice identificativo e una body cam.

Ai microfoni di Fanpage.it, Cucchi spiega che la proposta di legge "non va a tutela solo ed esclusivamente dei manifestanti, dei cittadini, ma va a tutela anche e soprattutto degli operatori delle forze dell'ordine. Perché, ricordiamolo, la stragrande maggioranza di loro è gente che compie il proprio dovere in maniera onesta e con rettitudine".

Per quanto riguarda la direzione presa dal nuovo governo in tema di sicurezza, ad esempio con il decreto legge su rave party e raduni illegali, Cucchi è dura: "Ho paura, ho molta paura. Ho l'impressione che si sia voluto lanciare un segnale forte e chiaro con questo decreto, che per 60 giorni sarà una legge, una legge che io trovo estremamente pericolosa in quanto arbitraria. Ho paura se questo è il clima che si sta creando".

Fabio Anselmo, avvocato che ha seguito il caso di Stefano Cucchi e oggi compagno della sorella Ilaria Cucchi, afferma: "Con l'introduzione di numeri identificativi e body cam cambierebbe tutto. Non vedremmo più quelle immagini televisive dove avviene quell'uso indiscriminato e illegale del manganello". In più, sostiene, la misura andrebbe anche nell'interesse degli agenti di polizia: "Verrebbe introdotto un criterio di personalizzazione della responsabilità che consentirebbe anche di poter garantire maggiore trasparenza ed evitare una generalizzazione da parte dei cittadini rispetto a comportamenti criminali che invece devono essere addebitati a singole persone".

In particolare, specifica Anselmo, le body cam possono avere un potere preventivo. "Nel momento in cui io so che tutto ciò che faccio viene ripreso, oggettivamente cedo meno alla tentazione di poter oltrepassare quel limite, quel valico, che non deve essere mai superato". Perché questo funzioni, però, "devono essere d'accordo sul fatto che devono funzionare sempre. Non è l'operatore che deve avere la possibilità di metterle in funzione quando vuole, perché allora non servono a niente".

Per quanto riguarda il codice identificativo, invece, alcune critiche sono arrivate da chi sostiene che il numero potrebbe essere utilizzato per vendette personali contro gli agenti. Anselmo risponde che "questa è solo propaganda, il rischio che avvenga è inesistente. Il codice identificativo è anonimo, non ci sono le iniziali, non c'è il nome e cognome. È un falso problema".

Anche il senatore Peppe De Cristofaro, dell'Alleanza Verdi Sinistra, ha firmato la proposta di legge Cucchi sul codice identificativo e le body cam. "Non è accettabile – commenta – che in tutte le branche della pubblica amministrazione ci sia trasparenza, e invece quando si parla di forze dell'ordine ci debba essere un altro tipo di approccio".

"Chi fa il proprio dovere, seguendo la legge, non avrà nessun tipo di problema ad accettare questo tipo di normativa. Questa norma ormai esiste in tutta Europa e siamo rimasti la maglia nera, uno dei pochissimi Paesi che non ha adeguato la propria normativa a questa questione", prosegue De Cristofaro, che sull'iter della proposta di legge dice: "È una norma di civiltà. Quindi io spero che il Parlamento possa considerarla esattamente così e spero che si possa determinare attorno a questa proposta un consenso trasversale. Se così non fosse, ci sarebbe davvero da preoccuparsi".

2.628 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views