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Per Misiani non è il “momento delle distinzioni”: sostegno economico anche a chi lavora in nero

“Ho le mie idee sui lavoratori in nero, e le mantengo. Ma in una condizione di emergenza nazionale, in cui c’è un’epidemia, dobbiamo prevedere un sostegno più universalistico possibile. Non è il tempo della distinzione”: così il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani, sulle misure economiche di sostegno ai cittadini durante l’emergenza coronavirus.
A cura di Annalisa Girardi
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Nelle ultime settimane sono state fatte molte polemiche rispetto a misure di sostegno economico durante l'emergenza coronavirus che coinvolgano anche i lavoratori in nero. Oggi anche il viceministro dell'Economia, Antonio Misiani, è intervenuto sull'argomento: "Ho le mie idee sui lavoratori in nero, e le mantengo. Ma in una condizione di emergenza nazionale, in cui c'è un'epidemia, dobbiamo prevedere un sostegno più universalistico possibile. Non è il tempo della distinzione", ha commentato i diretta da Circo Massimo su Radio Capital.

Misiani ha quindi rivendicato le misure adottate dal governo: "13 giorni fa il governo ha stanziato più di 9,6 miliardi. C'è un segmento piccolo ma significativo di famiglie escluse dal welfare, dobbiamo arrivare anche al loro. Il senso dei 400 milioni è quello", ha affermato il viceministro, sottolineando che con questa somma si potranno aiutare un milione di famiglie italiane. Si tratta delle famiglie che "non hanno alcun tipo di sostegno", quelle che "non percepiscono il reddito di cittadinanza".

E ancora: "Bisogna costruire strumenti equi che tengano conto delle diverse situazioni ma che non siano così complicati da rallentare al di là dell'accettabile l'arrivo delle risorse alle famiglie italiane". Il viceministro ha quindi anticipato che le misure economiche che il governo approverà ad aprile saranno più consistenti: "Per il decreto aprile credo che andremo oltre i 25 miliardi del decreto marzo". Secondo Misiani il mese prossimo gli aiuti per le partite Iva potranno aumentare fino a 800 euro: "Credo sia ragionevole chiedere e ottenere l'aumento della cifra. Lavoriamo per farlo, con un minimo di selettività in più", ha affermato, aggiungendo che i soldi per il mese di marzo dovrebbero arrivare a giorni.

Il viceministro ha quindi lanciato un appello all'opposizione: "Mi auguro che nessuno soffi sulle paure. Sarebbe folle e irresponsabile, è l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno. L'opposizione ha il dovere di assumersi le proprie responsabilità nei confronti del Paese esattamente come la maggioranza".

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