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Pensioni, da giugno 2025 scatta il taglio degli assegni: per chi e quanto vale

A partire dal cedolino di giugno 2025 l’Inps taglierà 50 euro al mese dalla pensione di chi, nel 2022, aveva ricevuto per errore i bonus 150 euro e 200 euro. Si tratta di pensionati che all’epoca sembravano rispettare i requisiti, e che in realtà dopo controlli più accurati non li avevano. Alcuni sono già stati avvertiti con una ricevuta, ma in ogni caso si può verificare se ci sia un taglio o meno.
A cura di Luca Pons
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I pensionati che nel 2022 ricevettero per errore due bonus – quello da 200 euro rivolto a persone con reddito fino a 35mila euro, e quello da 150 euro per chi non superava i 20mila euro – dovranno ora restituire all'Inps i soldi ottenuti. E per farlo subiranno, a partire da giugno 2025, un taglio della pensione del valore di 50 euro. Questo sarà ripetuto per tutti i mesi necessari ad arrivare alla somma complessiva, che potrebbe essere di 200 oppure di 350 euro. In quest'ultimo caso, l'assegno sarà ridotto fino a fine anno.

Chi subisce il taglio della pensione da giugno 2025

Il taglio dell'assegno riguarderà tutti quei pensionati che nel 2022 hanno ricevuto il bonus 200 euro e eventualmente anche il bonus 150 euro, ma che stando a controlli successivi sono risultati avere – nel 2021 – un reddito superiore alle soglie consentite. Ovvero, sopra i 35mila euro per il bonus da 200 euro e sopra i 20mila euro per il bonus da 150 euro.

La restituzione del bonus non è una novità assoluta, e già negli scorsi mesi ad alcuni pensionati è toccato farlo, magari perché non rispettavano altri requisiti fissati dal governo nel 2022. Ma da giugno 2025 partiranno ufficialmente i tagli per tutti quanti coloro che si trovano in questa situazione.

Perché l'Inps taglia gli assegni delle pensioni e per quanto tempo

L'errore non è stato dovuto a una colpa dei pensionati, ma a un calcolo dell'Inps basato su dati provvisori, che poi non si sono rivelati del tutto esatti. Infatti, quando il governo Draghi varò i due aiuti per contrastare al picco del prezzo dell'energia con i decreti Aiuti e Aiuti-ter, toccò all'Istituto previdenziale fare i conti per capire chi l'avrebbe ricevuto e chi no. In quel momento c'erano a disposizione solamente i dati fiscali provvisori sul 2021 per stabilire chi rientrava nel requisito di reddito, e quindi su quelli si basò l'Inps per stabilire chi aveva incassato meno di 20mila e meno di 35mila euro nell'anno precedente.

Ma ora ci sono i numeri definitivi sugli introiti di tutti i pensionati nel 2021. E così, ricontrollando, è emerso che alcuni in realtà avevano superato quelle soglie.

Dunque, l'Istituto ha il compito di recuperare i bonus ‘di troppo' che pagò all'epoca. Pagando 50 euro al mese, toccherà farlo per quattro mesi se si devono restituire 200 euro per per sette mesi (quindi fino a dicembre 2025) se si devono restituire 350 euro.

Come controllare se il taglio è giusto

È possibile che l'Inps abbia già avvisato i destinatari del taglio con una ricevuta o una comunicazione online. Se questo avviene, si può verificare che i nuovi calcoli dell'Istituto siano esatti. Per farlo bisogna risalire ai dati sul proprio reddito nel 2021, tenendo conto non solo dell'assegno della pensione, ma anche di tutte le altre eventuali entrate, come possono essere i rendimenti di un investimento finanziario oppure i soldi incassati per un affitto.

Le informazioni dovrebbero trovarsi nella dichiarazione dei redditi presentata nel 2022. Se i numeri non tornano – ovvero, se il pensionato è convinto di aver effettivamente avuto un reddito al di sotto delle soglie previste per i bonus – si può segnalare la situazione all'Inps ed eventualmente anche riavere i soldi sottratti. In questo caso, comunque, è consigliabile farsi assistere da un patronato o un Caf.

Come verificare se la pensione è tagliata

Come detto, dovrebbe arrivare una comunicazione dell'Inps. Ma in ogni caso, per essere tranquilli basterà controllare il cedolino dell'assegno di giugno e verificare che non ci siano tagli dall'importo di 50 euro rispetto al solito. Il cedolino, come sempre, è disponibile anche nella propria area personale sul sito dell'Inps, a cui si può accedere con Spid o con Carta d'identità digitale. L'erogazione dell'assegno a giugno 2025 avverrà a partire dal 3 del mese, dato che i primi due giorni cadranno di sabato e domenica.

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