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Parlamento approva mozione: riaprire tutte le scuole e completare vaccinazione insegnanti

La Camera dei deputati ha approvato due mozioni che impegnano il governo a riaprire al più presto possibile tutte le scuole, di ogni ordine e grado. La richiesta viene accompagnata anche da quella di incentivare il ricorso per gli studenti ai test rapidi e a proseguire con la vaccinazione del personale scolastico, con l’obiettivo di concluderla al più presto.
A cura di Stefano Rizzuti
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Riaprire al più presto le scuole di ogni ordine e grado e completare la vaccinazione del personale scolastico. Sono queste due delle principali richieste del Parlamento nei confronti del governo, che arrivano attraverso due mozioni approvate all’unanimità dall’Aula di Montecitorio. La Camera ha infatti approvato una mozione di maggioranza – a firma Bella, Aprea, Belotti, Fusacchia, Piccoli Nardelli, Toccafondi, Fornaro, Lupi – sulla riapertura in sicurezza degli istituti scolastici di ogni ordine e grado. Approvata anche, dopo averne respinto le premesse, una mozione sullo stesso tema presentata dall’opposizione di Fratelli d’Italia.

La mozione della maggioranza sulla riapertura della scuola

Nelle premesse della mozione si ricorda come l’Italia sia tra i Paesi che nella prima fase della pandemia hanno tenuto le scuole chiuse più a lungo. Causando anche un forte disagio psicologico e colpendo soprattutto chi già era più esposto al rischio di “povertà educativa”. Nelle premesse si ricorda ancora come durante la seconda ondata “la maggioranza degli Stati europei” abbia deciso di “mantenere aperti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado”. La richiesta di riapertura, inoltre, si basa anche sui dati dell’Istituto superiore di sanità diffusi il 30 dicembre, secondo cui “solo il 2% dei focolai avrebbe origine all’interno del contesto scolastico”.

Il Parlamento chiede al governo di riaprire le scuole

La mozione approvata dalla Camera impegna il governoa intraprendere ogni possibile iniziativa finalizzata alla riapertura in sicurezza degli istituti scolastici e dei servizi educativi per l'infanzia, per riprendere, ove interrotta o limitata, l'indispensabile attività didattica in presenza, nonché ad adottare iniziative per sostenere, a questo scopo, anche con adeguati finanziamenti straordinari e misure di accompagnamento, il sistema nazionale di istruzione e formazione oltre che, per quanto di competenza, gli enti locali”. Viene richiesto di dare particolare attenzione al sostegno per gli alunni con disabilità e di mettere in campo  “massima uniformità sul territorio nazionale per le decisioni relative all’apertura delle istituzioni scolastiche”.

Tra le richieste del Parlamento c’è quella di “proseguire la vaccinazione di tutto il personale scolastico, concludendola nel minor tempo possibile”. Nella mozione si sottolinea anche come la riapertura delle scuole sia “prioritaria” rispetto ad altre attività, “anche in considerazione del minore rischio di contagio”. Si chiede, inoltre, di aprire un confronto con gli enti locali anche per una migliore organizzazione del trasporto pubblico. L’impegno chiesto dal Parlamento è anche quello di incentivare la “somministrazione di test antigenici rapidi per lo screening dell’intera popolazione studentesca”. Infine, si vogliono incentivare “modalità di recupero” degli apprendimenti e si punta ad adottare iniziative alternativa alla didattica a distanza per l’insegnamento dell’educazione civica, anche attraverso lezioni da svolgere all’aperto, per esempio in parchi, oasi naturali e parchi archeologici.

La proposta della mozione per la riapertura della scuola è stata lanciata, in primis, dal Movimento 5 Stelle: i deputati pentastellati in commissione Cultura ritengono che il voto dell’Aula sia “il segno evidente che il Parlamento è dalla parte delle studentesse e degli studenti, tra i più penalizzati da questa pandemia, e sta facendo il possibile per garantire un ritorno in classe sicuro e definitivo”. “Il fatto che l’iniziativa di questo provvedimento sia stata condivisa da molte altre forze politiche – rivendicano gli esponenti del M5s – è un risultato che ci rende particolarmente orgogliosi. Sappiamo che stiamo andando nella direzione giusta: quella della tutela del futuro delle nuove generazioni, su cui non possono esistere differenze di colore politico”.

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