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Ora Salvini vuole un permesso di soggiorno a punti per i migranti, Pd: “Solo propaganda e assurdità”

Matteo Salvini ha proposto di creare un “permesso di soggiorno a punti” per le persone migranti in Italia: “Se compi reati, ti tolgo i punti e ti rispedisco al tuo Paese”. Furfaro (Pd) a Fanpage.it: “Io una riforma ce l’avrei: patente a punti per i politici. A Salvini la toglierebbero ancor prima di consegnarla”. L’ex viceministro dell’Interno dem Matteo Mauri ha concordato: “È la solita propaganda”.
A cura di Luca Pons
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"Stiamo lavorando sul permesso di soggiorno a punti". Lo ha detto Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e segretario della Lega. L'idea sarebbe di un documento che funzioni "come la patente a punti", che vengono tolti "a chi guida drogato o ubriaco, a chi usa il telefonino alla guida". Ma si applicherebbe alla residenza in Italia.

"Se ti concedo la cittadinanza e ti apro le porte di casa mia, e tu compi reati o commetti infrazioni, ti tolgo quei punti e posso rispedirti al tuo Paese". Marco Furfaro, deputato del Pd, ha commentato a Fanpage.it: "Io una riforma ce l’avrei: patente a punti per i politici. Tra menzogne, promesse farlocche e soldi pubblici spariti a Salvini la toglierebbero ancor prima di consegnarla". Matteo Mauri, parlamentare dem ed ex viceministro dell'Interno, ha attaccato: "Salvini fa propaganda sull'emergenza sicurezza legata all'immigrazione, Piantedosi dice che la situazione sicurezza è migliorata: si decidessero".

Cosa ha detto Salvini sul permesso di soggiorno a punti

Il ministro stava parlando del caso di due uomini di 29 e 42 che sono accusati di aver aggredito e derubato un uomo ipovedente che si trovava su un tram a Milano, il 12 agosto. Si tratta di due cittadini marocchini che avevano dei precedenti: erano stati fermati per resistenza a pubblico ufficiale a Ferragosto, poi rilasciati, e colpiti l'11 settembre da un provvedimento restrittivo.

"Bisognerebbe capire perché quel giudice ha deciso che la resistenza a pubblico ufficiale per cui erano stati arrestati non era motivo sufficiente per trattenerli in carcere", ha commentato Salvini, prima di lanciare le proposte del suo partito: "Come Lega stiamo lavorando, perché non ci accontentiamo di tenerli in carcere, perché li pagano i cittadini italiani questi delinquenti. L'uomo che è stato aggredito dovrebbe poi mantenerli con i propri soldi. È necessaria l'espulsione", per "fargli scontare la pena nel proprio Paese".

Poi ha detto che "è necessario introdurre un concetto di permesso di soggiorno a punti. Come c'è la patente a punti: a chi guida drogato o ubriaco, a chi usa il telefonino alla guida, si tolgono dei punti e si sospende la patente perché la vita è sacra. A maggior ragione, se ti concedo la cittadinanza e ti apro le porte di casa mia, e tu compi reati o commetti infrazioni, ti tolgo quei punti e posso rispedirti al tuo Paese".

Il Pd a Fanpage.it: "Meglio una patente per i ministri, Salvini la perderebbe subito"

"È la solita propaganda, tipica di Salvini, a cui purtroppo ormai siamo abituati: sfrutta il tema dell'immigrazione legandolo a quello della sicurezza", ha commentato Matteo Mauri, deputato del Partito democratico, a Fanpage.it. "Peraltro il ministro Piantedosi sta ripetendo che la sicurezza sta migliorando, perciò non si capisce: da un lato invocano sempre l'emergenza sicurezza, anche per fare continui decreti, e dall'altro ci dicono che bisogna inasprire le norme sui permessi di soggiorno. Si decidessero. Sono così abituati a usare l'immigrazione come tema legato alla sicurezza, che ora che sono al governo non sanno come muoversi".

Marco Furfaro, esponente del Pd in commissione Affari sociali alla Camera, parlando a Fanpage.it ha attaccato: "Salvini parla di patente a punti per i migranti. Domanda semplice: per chi si è fregato 49 milioni, quanti punti si tolgono? Io una riforma ce l’avrei: patente a punti per i politici. Tra menzogne, promesse farlocche e soldi pubblici spariti a Salvini la toglierebbero ancor prima di consegnarla". Sulla stessa linea Mauri: "Introduciamo la patente a punti per i ministri: vedendo la situazione dei trasporti, Salvini l'avrebbe già persa da tempo. Si occupi di fare il suo mestiere".

Cosa non torna nella proposta del segretario leghista

Secondo il ministro dei Trasporti e vicepremier, le leggi sono "ancora troppo leggere nei confronti dei delinquenti". Incalzato dal conduttore, Salvini ha detto che i punti del permesso di soggiorno "finirebbero al primo reato". Il ministro non ha dato, però, nessun dettaglio aggiuntivo. Uno su tutti: quali illeciti sarebbero considerati per far scendere i ‘punti'. "Già a legislazione vigente un permesso di soggiorno può essere revocato per reati di una certa gravità. Si può persino ritirare la cittadinanza. Quindi Salvini non sta dicendo nulla che non si possa già fare, a certe condizioni, a dimostrazione di quanto è strumentale e insensata la proposta", ha spiegato Mauri, che al Viminale è stato viceministro durante il secondo governo Conte.

La legge italiana prevede già l'espulsione per chi commette dei delitti: dal furto alla violazione di domicilio, dalla minaccia a pubblico ufficiale a tutti i reati che prevedono una condanna ad almeno cinque anni di carcere; esiste anche la possibilità di espellere chi viene condannato a meno di due anni. Salvini invece ha parlato addirittura di "infrazioni", parola che in linguaggio giuridico si riferisce alle sanzioni lievi, come le multe stradali. "È un'assurdità. Bisogna chiedere agli stranieri il rispetto delle regole come lo si chiede agli italiani. Punto", ha concluso Mauri.

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